In ricordo di Gianluca, in ricordo di tutti
La memoria è un monito fondamentale, un ponte tra momenti spiacevoli e ricordi splendidi, che spesso ci commuovono. I monumenti sono memoria, i nomi delle vie sono memoria, spesso i luoghi sono memoria, per ognuno di noi.
. Il 24 maggio è una data che Siderno non può dimenticare, e non lo deve fare. Il 24 maggio è stata tolta la vita a Gianluca Congiusta, uno di noi, ma anche uno delle tante vittime innocenti di una barbaria che ancora non trova spiegazione.
Il 24 maggio prossimo, l’Amministrazione comunale di Siderno inaugurerà un monumento per ricordare tutte le vittime della mafia, perché sono tante e non vanno dimenticate.Il monumento verrà posto in via Sasso Marconi, proprio dove a Gianluca è stata rubata la vita, proprio li, per non dimenticare. Per essere da monito a tutti quelli che i drammi li hanno vissuti sulla propria pelle, ma soprattutto perché le nuove generazioni possano avere sempre presente quella che è la brutalità e la vigliaccheria di chi quotidianamente attenta a tutte le libertà.
Un segno tangibile della lotta a tutte le mafie, per tutti i cittadini e per tenere viva la memoria di tutte le vittime. Un passo importante per la città di Siderno, la prima a dedicare un monumento ai “caduti” della mafia.
Qualche mese fa a Polistena fu posta una targa con i nomi di 702 vittime della crudeltà mafiosa, il nome di Gianluca chiude simbolicamente questa triste lista.
Uno spot molto bello che passa in questo periodo in tv recita: “se gli uomini si guardassero da ogni rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure esisterebbe”. Ecco che il ricordo, la storia, il sacrificio torna utile alla memoria, rientra prepotente nella lotta ai soprusi, all’arroganza mafiosa. La rassegnazione è una malattia mortale, come l’indifferenza.
Don Ciotti parla di sfide quotidiane, parla di una sfida importante: l’allargamento dell’educazione alla gioventù, per ricordare tutte le vittime della mafia, anche i nomi sconosciuti.
Nel nome di Gianluca quindi, e di tutti quelli che hanno pagato con la vita lo scontro con i poteri occulti della malavita.
Sono caduti per noi, la loro vita e la loro morte stanno ad indicarci il senso delle loro scelte profonde ed essenziali, mirate alla verità, alla giustizia e al riscatto di una terra troppo a lungo ferita ed umiliata.
Hanno operato nella convinzione che i valori fondamentali di onestà prevalessero sempre, ci hanno tracciato una strada chiara e percorribile e tutti abbiamo il dovere e la responsabilità di raccogliere il testimone che ci hanno lasciato.
Oggi chi ha dato la vita non può più fare antimafia, oggi è a noi che tocca ricordare e lottare anche per loro. La resa è una sconfitta non per noi, ma per i nostri figli e per chi la vita l’ha sacrificata in nome di un ideale giusto. Gianluca Congiusta e tutte le vittime innocenti dal 24 maggio avranno un altro luogo dove poter essere ricordati, oltre i nostri cuori. Una frase in via Sasso Marconi reciterà: “Nel luogo dove è stato spento il sorriso di Gianlunca”. Quello sarà il luogo dove non dimenticarlo mai quel sorriso.