Siderno non vuole dimenticare
Un monumento per ricordare tutti i caduti per mano mafiosa

proprio nel punto dove è stato consumato uno dei delitti più efferati.
Stiamo parlando dell’uccisione del giovane imprenditore Gianluca
Congiusta, che risale a due anni fa, esattamente quel maledetto
ventiquattro maggio del 2005. Aveva solo trentadue anni.
Una morte che ha scosso l’opinione pubblica e suscitato la vibrata
reazione della società civile.
Ora, giovedì ventiquattro maggio alle ore diciannove, in Via Sasso
Marconi, nei pressi degli uffici del Giudice di Pace, si terrà la
cerimonia di inaugurazione del monumento che l’Amministrazione
Comunale ha dedicato alle vittime della mafia.
Il monumento, che avrà la forma di un cubo scolpito di ottanta per
ottanta per centottanta in travertino, graffiato e lavorato su tre
facce, recherà sulla quarta faccia una semicolonna sormontata da un
capitello di marmo bianco, che simboleggia la vita spezzata che rinasce.
Come testimonia la foto scattata domenica scorsa, l’opera sta per
essere completata ed è stato particolarmente toccante, per chiunque
si trovasse a passare la mattina in via Sasso Marconi, vedere il
padre del povero Gianluca Congiusta, Mario, assistere personalmente
ai lavori.
Un modo come un altro per mantenere vivo nella coscienza di tutti il
ricordo del figlio, dopo le iniziative di lotta che lo stesso Mario
ha condotto insieme alle associazioni antimafia, ai Ragazzi di Locri
e alla gente comune che non gli ha mai fatto mancare il proprio
appoggio morale.
Presenzieranno alla cerimonia, il sindaco Alessandro Figliomeni,
l’assessore provinciale alla Cultura Angelo Antonio Larosa ed il
questore di Reggio Calabria Antonino Puglisi. Nella stessa occasione,
come ha anticipato il parroco di Santa Maria dell’Arco, don Massimo
Nesci, durante la funzione religiosa di domenica sera, verrà
celebrata la santa messa da don Luigi Ciotti, il sacerdote bellunese
da decenni impegnato nella lotta a tutte le mafie e fondatore, tra
l’altro, della rete di associazioni antimafia di Libera, fautrice di
un partecipato raduno nazionale a Polistena, nella Piana di Gioia Tauro.
Insomma, una cerimonia che si preannuncia toccante e dall’altissimo
valore simbolico.
Ci si augura a questo punto che tutte le istituzioni, a qualsiasi
livello facciano la loro parte e supportino con l’attività
legislativa, giurisdizionale e amministrativa l’anelito di legalità
della gente per bene e l’ottimo lavoro delle forze dell’ordine, che
qualche mese ha reso possibile l’arresto dei presunti colpevoli
dell’efferato omicidio.
Gianluca Albanese
da Calabria Ora