Forgione ed allarme criminalità
Venerdì 28 Marzo
"Gli ulteriori omicidi che hanno insanguinato la Calabria ci portano a chiedere a quanti hanno polemizzato sulla centralità della lotta alla 'ndrangheta che abbiamo posto con convinzione in questa campagna elettorale che sensazione di se' avrebbe avuto la politica calabrese e che proiezione di sé avrebbe trasmesso se la Commissione antimafia fosse rimasta estranea a questa capacità di analisi prodotta sulla pervicacità e la pericolosità di questa organizzazione criminale con una recrudescenza che da anni non raggiungeva questi livelli".
E' quanto ha affermato il presidente della commissione antimafia e capolista al Senato de La Sinistra Arcobaleno, Francesco Forgione. "Non è più il tempo delle ipocrisie – ha aggiunto – ci spieghino quali affari leciti e illeciti si nascondono dietro questo governo della mafia che si estende nel crotonese da Papanice a Isola capo Rizzuto? Al vice ministro all'Interno Marco Minniti diciamo va bene il controllo del territorio con interventi straordinari, ma attenti al tenere semplicemente i 'pannicelli caldi'". "Come mai – ha sostenuto Forgione – dal 2004 al 2006 la provincia di Crotone si è collocata agli ultimi posti per la confisca e il sequestro di beni alle famiglie mafiose? Perché i patrimoni dell'organizzazione che estende i propri rami nel nord con proiezioni in altri continenti non vengono aggrediti sistematicamente? Non possiamo vedere bene quando la 'ndrangheta insanguina le strade e tenere gli occhi chiusi quando tesse i rapporti tra politica e imprenditoria. Quando sta accadendo, la violenza e il sangue di questi giorni pregiudicano la serenita' democratica di questa campagna elettorale".