Arrestato Domenico Morabito, nipote del ''Tiradritto''
22 ottobre 2008 – di Monica Centofante

Reggio Calabria. Ai Carabinieri che lo hanno arrestato non ha opposto alcuna resistenza. Nipote del superboss Giuseppe Morabito detto “U Tiradrittu” – catturato nel 2004 dopo oltre 15 anni di latitanza – si è lasciato ammanettare dai militari del Gruppo di Locri nell'appartamento di uno zio, ad Africo, in cui aveva trovato rifugio da alcune settimane.
E' finita così, all'alba di questa mattina, la breve latitanza di Domenico Morabito, 33 anni, esponente di spicco del clan Morabito-Palamara-Bruzzaniti, sfuggito alla cattura nel corso dell'operazione della Dda di Reggio Calabria “Bellu Lavuru”, che lo scorso giugno aveva portato all'emissione di 31 ordinanze di custodia cautelare. Nell'ambito dell'inchiesta, avviata per fare luce su alcuni appalti finiti in mano alle cosche locali, il giovane Morabito era accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso e, tra le altre cose, risultava essere entrato a pieno titolo nei lavori della SS 106, subappaltando, come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare, “lavori di movimento terra attraverso il sistema del 'nolo a freddo'.” “L'infiltrazione del cartello criminale che fa capo alla cosca Morabito di Africo nell'appalto pubblico in trattazione – si legge nel documento – si è concretizzato oltre che con la sostanziale aggiudicazione dell'intera fornitura di calcestruzzo preconfezionato, anche attraverso l'impiego di mezzi e persone – direttamente o indirettamente riconducibili alla suddetta consorteria criminale – nei lavori di movimento terra”. Un affare, solo nel caso in questione, che alla cosca avrebbe fruttato ben 3.000.000,00 di Euro.
da Antimafia Duemila