ARRESTATO LATITANTE GIUSEPPE VRENNA

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Arrestato latitante Giuseppe Vrenna

Era con la moglie e la figlia di 4 anni

 

COSENZA
La polizia ha arrestato a Settimo di Montalto Uffugo, a pochi chilometri da Cosenza, un latitante di ’ndrangheta, Giuseppe Vrenna, di 58 anni, indicato dagli investigatori come uno dei capi dell’omonima cosca di Crotone. Vrenna è stato sorpreso in un appartamento del centro del cosentino. Era ricercato con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata ad estorsioni ed omicidi. L’operazione che ha portato all’arresto di Vrenna è stata condotta dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e dalle squadre mobili di Crotone e Cosenza.

Era con la moglie e la figlia di quattro anni Giuseppe Vrenna. Il personale dello Sco e delle Squadre mobili di Crotone e Cosenza sono entrati nella casa in cui si nascondeva il latitante calandosi dal piano superiore e sfondando una finestra dopo che avevano bussato inutilmente alla porta dell’appartamento. Vrenna, considerato il capo dell’omonimo gruppo di ’ndrangheta, era latitante dall’aprile del 2008 quando era sfuggito all’arresto nell’ambito dell’operazione Heracles fatta dalla Dda di Catanzaro contro le cosche del Crotonese con l’emissione di 55 ordinanze di custodia cautelare. A Vrenna viene contestato il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata, in particolare, al traffico di droga ed alle estorsioni.

Alfredo Mantovano: «Mi congratulo con il Capo della Polizia, Antonio Manganelli»
«L’attività di contrasto alla criminalità organizzata vanta oggi un nuovo successo grazie all’arresto del pericoloso latitante della ’ndrangheta Giuseppe Vrenna, ai vertici dell’omonima cosca di Crotone. Mi congratulo pertanto con il Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli, a cui chiedo di estendere le felicitazioni agli uomini coinvolti nell’operazione». Lo afferma il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano. «Dopo aver assicurato alla giustizia, negli ultimi mesi, numerosi elementi di spicco delle maggiori organizzazioni criminali del Paese, lo Stato dimostra ancora una volta che la professionalità delle Forze di Polizia e il rigoroso quadro di norme varate dal Governo, volto a colpire la criminalità nei suoi interessi vitali, rappresentano lo strumento più efficace nella battaglia sempre più serrata contro tutte le mafie», conclude Mantovano.

Fonte:la stampa.it