Calabria: il direttore dell'ospedale di Vibo nel mirino della 'ndrangheta
di Nino Amadore
Chi ha sparato forse non voleva uccidere ma sicuramente voleva lasciare il segno: impaurire Pietro Schirripa, 58 anni, direttore sanitario dell'ospedale di Vibo Valentia ma soprattutto presidente della cooperativa Valle del Bonamico.

di Nino Amadore
Chi ha sparato forse non voleva uccidere ma sicuramente voleva lasciare il segno: impaurire Pietro Schirripa, 58 anni, direttore sanitario dell'ospedale di Vibo Valentia ma soprattutto presidente della cooperativa Valle del Bonamico.
Questa una chiave di lettura dell'attentato di stamattina contro il presidente della coop costituita a San Luca su impulso dell'allora vescovo di Locri Giancarlo Bregantini e che in ormai 14 anni di attività è riuscita a ritagliarsi uno spazio produttivo nel settore agricolo: sono 200 i posti di lavoro creati in un'area in cui la disoccupazione giovanile rappresenta un serbatoio per la manovalanza della 'ndrangheta.
Ed è proprio per questo che in passato i terreni della cooperativa che fa parte del Consorzio Goel guidato da Vincenzo Linarello sono stati bersaglio di attentati e danneggiamenti.
Il presidente della coop è stato sorpreso alle 8,30 mentre si recava a lavoro con il suo fuoristrada sulla Statale nel tratto tra Rosarno (Reggio Calabria) e Mileto (Vibo Valentia): gli hanno sparato con un fucile caricato a pallini e per fortuna non sono riusciti a colpirlo. Temendo si trattasse di un agguato, il medico ha accelerato la marcia e appena arrivato a Mileto ha avvisato i carabinieri. Agli inquirenti ha raccontato di non aver notato da dove il colpo sia partito.
I carabinieri escludono che il colpo sia stato esploso per un agguato mortale. Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, ha espresso la sua solidarietá a Schirripa. «È un fatto allarmante, grave, l'ennesimo in un'area della Calabria dove è indispensabile non abbassare la guardia, ma proseguire in un'azione di contrasto forte alla criminalità organizzata» riporta una nota. «Urge una riposta immediata a tale violenza. Sono vicino a Schirripa – conclude Loiero – e mi auguro che gli inquirenti facciano luce al più presto su quanto accaduto».
Il sindaco di Locri, Francesco Macrì, ha espresso, a nome dell'amministrazione comunale, «solidarietà e vicinanza a Pietro Schirripa, oggetto di un vile e sconcertante attentato contro la sua persona». Il Sindaco ha condannato «il grave gesto rivolto a Schirripa da anni impegnato a Locri e sul territorio con progetti e importanti attività nel settore sociale, quale il progetto pilota di reinserimento degli ex detenuti e, grazie alla proficua collaborazione tra la Fondazione Zappia ed il Comune l'apertura, prevista nelle prossime settimane, di un'agenzia di inclusione sociale in uno dei locali della stessa fondazione, nell'ambito del Patto penitenziario della Locride».
Solidarietà a Schirripa è stata espressa dal commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, Rubens Curia. Curia stamani si è recato in ospedale per visitare Schirripa, esprimendogli la sua personale solidarietà e quella dei dipendenti dell'Azienda e stigmatizzando l'accaduto «che interviene in un momento in cui è in atto, con il concorso di tutte le sinergie disponibili, un'operazione di ripresa della più adeguata erogazione dei servizi, in una struttura che continua ad essere interessata ad un processo di verifica e di consolidamento dei sistemi di sicurezza».