MILANO IL BOSS DELLA NDRANGHETA FRANCO CRISAFULLI, RIDOTTO COME UN COLABRODO AL BAR QUINTO DI QUARTO OGGIARO
Scritto da Luigi Palamara in data maggio 25th, 2009
Uno o due killers giunti a bordo di un’ auto al bar Quinto, tra via Pascarella e via Satta, cioè in un’area nota per illegalità e spaccio bar hanno aperto un fuoco d’inferno, sangue e piombo ed avrebbe cominciato a sparare all’impazzata.. Tre i feriti: il più grave, italiano, è stato trasportato all’ospedale di Niguarda. Le indagini sono dirette dalla Squadra Mobile. L’uomo raggiunto al capo ed al tronco dai micidiali pallettoni è stramazzato al suolo in una pozza di sangue. Qualcuno ha chiamato il 118 ma il medico non ha potuto fare altro che stilare il referto di decesso. Roba per il beccamorto. Domani verrà effettuata l’autopsia. Quindi la salma verrà restituita alla famiglia per le esequie che si svolgeranno in forma pubblica salvo diversa disposizione del questore di Milano. Compiuta la loro missione di morte, i sicari si sono dileguati dalla zona a folle velocità . Il clan Crisafulli secondo Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sarebbe collegato ai sodalizi lombardi di Franco Trovato, Pepe’ Flachi, Antonio Papalia e Biagio Crisafulli. Oltre che uomo di fiducia del mammasantissima Domenico Paviglianiti
MILANO. AMMAZZATO NELLA NOTTE NEL QUARTIERE MILANESE DI QUARTO OGGIARO, A COLPI DI PISTOLA, IL MAMMASANTISSIMA DELLA ‘NDRANGHETA FRANCO CRISAFULLI 57 ANNI, FRATELLO DEI CAPIBASTONE ALESSANDRO E BIAGIO CONDANNATI ALL’ERGASTOLO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO, TRAFFICO INTERNAZIONALE DI DROGA ED ALTRO
Domenico Salvatore
Milano-E’ guerra senza quartiere e senza frontiere oramai all’interno del pianeta ‘ndrangheta. Non c’è zona “franca” che tenga. Duisburg docet. Tutto in nome del dio denaro, del potere, del comando, della spartizine di torte sempre più gigantesche. Come hanno dimostrato anche gl’ingenti quantitativi di armi sequestrate qui e là dalle forze di polizia.Milano sembra essere diventato una polveriera ed il ministro degl’interni Roberto Maroni non si è nascosto le sue preoccupazioni. Allo studio le contromisure. Continua senza sosta la mattanza di boss e picciotti. Oramai è guerra di mafia. Probabile regolamento di conti nel quartiere periferico di Quarto Oggiaro. Uno o due killers giunti a bordo di un’ auto al bar Quinto, tra via Pascarella e via Satta, cioè in un’area nota per illegalità e spaccio bar hanno aperto un fuoco d’inferno, sangue e piombo ed avrebbe cominciato a sparare all’impazzata.. Tre i feriti: il più grave, italiano, è stato trasportato all’ospedale di Niguarda. Le indagini sono dirette dalla Squadra Mobile. L’uomo raggiunto al capo ed al tronco dai micidiali pallettoni è stramazzato al suolo in una pozza di sangue. Qualcuno ha chiamato il 118 ma il medico nono ha potuto fare altro che stilare il referto di decesso. Roba per il beccamorto. Domani verrà effettuata l’autopsia. Quindi la salma verrà restituita alla famiglia per le esequie che si svolgeranno in forma pubblica salvo diversa disposizione del questore di Milano. Compiuta la loro missione di morte, i sicari si sono dileguati dalla zona a folle velocità . Il clan Crisafulli secondo Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sarebbe collegato ai sodalizi lombardi di Franco Trovato, Pepe’ Flachi, Antonio Papalia e Biagio Crisafulli. Oltre che uomo di fiducia del mammasantissima Domenico Paviglianiti, recentemente condannato all’ergastolo.
Domenico Salvatore