Arresti a Reggio Calabria, fra i 34 anche il direttore sportivo e l’allenatore della Valle Grecanica
‘NDRANGHETA: ARRESTI REGGIO; RICOSTRUITI DUE ANNI ESTORSIONI – REGGIO CALABRIA, 29 ottobre 2010 – Due anni di estorsioni e danneggiamenti compiuti a Reggio Calabria sono stati ricostruiti dalla polizia di Stato che stamani ha compiuto una operazione contro alcune cosche della città.
I 34 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare sono appartenenti, capi e gregari, ai sodalizi criminali, tra loro consorziati, Borghetto, Zindato e Caridi tutti aderenti al cartello Libri, operanti nei quartieri Ciccarello, Modena e San Giorgio, e di elementi di spicco delle cosche Serraino e Rosmini, anch’esse operanti nella medesima porzione di territorio collocato tra la zona centro e la zona sud della città di Reggio Calabria Nel corso delle indagini è emerso un vero e proprio controllo del territorio da parte degli uomini delle cosche che imponevano il pizzo a imprenditori e commercianti reggini. Per coloro che opponevano resistenza al pagamento delle estorsioni venivano organizzati danneggiamenti ad automobili oppure strutture commerciali. Gli investigatori hanno individuato anche il responsabile dell’omicidio di Giuseppe Lauteta compiuto nel gennaio 2006 a Reggio Calabria.(ANSA)
Tra gli arrestati il direttore sportivo e l’allenatore della Valle Grecanica, squadra di Calcio nata dalla fusione tra la Melitese e l’Omega Bagaladi San Lorenzo e militante nel Girone I della Serie D con sede a Melito di Porto Salvo, Gino Borghetto e Natale Iannì.
Queste le persone arrestate nell’ambito dell’operazione contro la ‘ndrangheta fatta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria: Eugenio Borghetto, di 42 anni; Giuseppe Borghetto (54); Paolo Latella (40); Fabio Pennestri’ (28); Giuseppe Modafferi (44); Tullio Borghetto (27); Natale Iannì (43); Matteo Perla (48); Antonino Idotta (38); Antonino Arabesco (39); Gaetano Andrea Zindato (26); Sebastiano Sapone (32); Tommaso Paris (33); Massimo Orazio Sconti (45); Antonino Caridi (50); Bruno Caridi (52); Santo Giovanni Caridi (43); Giuseppe Zindato (53); Demetrio Giuseppe Cento (50); Vincenzo Quartuccio (45); Diego Rosmini (38); Natale Alampi (36); Osvaldo Salvatore Massara (45); Domenico Malavenda (39); Gianpiero Melito (43); Domenico Serraino (38); Carmelo Gattuso (43); Pasquale Giuseppe Latella (32); Giovanni Zindato (42); Franco Fabio Quirino (39) e Biagio Consolato Parisi (49), tutti portati in carcere. Gli arresti domiciliari sono stati disposti nei confronti di Umberto Sconti, di 84 anni.