martedì 9 novembre 2010
INTERCETTAZIONI. Pignatone:«Tutela privacy è esigenza reale»
REGGIO CALABRIA. «La tutela della privacy è un’esigenza reale: molti magistrati, poliziotti e giornalisti si dovrebbero fare un esame di coscienza».
Lo afferma il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, in un’intervista a Sette che ne ha diffuso una sintesi.
«L’ultima versione della legge sulle intercettazioni fortunatamente stoppata – aggiunge Pignatone – era involontariamente peggio della penultima. Io non voglio fare polemiche. Ma è possibile che tutto il Paese sia concentrato su Avetrana e noi non riusciamo a far arrivare su un Tg il sequestro di 500 kg di cocaina pura?
Quando sono arrivato a Reggio Calabria mi sono accorto che non c’era nè una sede Rai, nè un ufficio dell’agenzia Ansa. Non ci sono nemmeno i corrispondenti delle principali testate nazionali. Eppure è noto a tutti da anni che la ‘ndrangheta è la mafia più potente d’Italia. Malgrado ciò siamo in un cono d’ombra informativo». Pignatone parla anche del’operazione Crimine del luglio scorso sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia. «E’ soprattutto – dice – una sveglia per il nord. E’ l’indagine che ha scoperto con più evidenza la presenza della ‘ndrangheta in Lombardia e ha svelato anche che la ‘ndrangheta, come Cosa Nostra, ha una struttura unitaria con un organismo di vertice». E su chi sia veramente il capo della struttura risponde: «è stato arrestato Domenico Oppedisano. Ma non è certo il capo dei capi. Come nelle grandi aziende, il presidente è solo l’espressione di una mediazione tra azionisti».