Concorso Occhio sulla Calabria – Premio “Gianluca Congiusta”
OCCHIO SULLA CALABRIA – PREMIO “GIANLUCA CONGIUSTA”
Una panoramica sulle realtà calabresi che affrontano problematiche quotidiane legate alle migrazioni e al territorio . Premio intitolato alla memoria di un giovane commerciante della Locride barbaramente ucciso dalla ‘ndrangheta nel 2005.
Giovedì 5, Mediateca – ore 21.30
”Uno specchio d’umano transito” di Alessandro Gordano – 30’
Dopo uno sbarco una giovane ragazza incinta e il suo compagno per sfuggire alle autorità si perdono, si ritroveranno in un paesino e daranno alla luce il loro bambino. Una studentessa in archeologia si reca a Riace per preparare la tesi sui Bronzi, scoprirà un mondo sconosciuto. Un’ operatrice sociale, alla morte della nonna, comprenderà che il passato è ancora presente. Un ragazzo africano coltiva il suo sogno artistico in un agrumeto della sibaritide. Un profugo minorenne vive dentro una barca e non vuole uscire dal suo rifugio. Una bambina gira nei vicoli di in un paesino spopolato in cerca di bambini con cui giocare. I loro destini si incroceranno in una terra da sempre crocevia di arrivi e partenze.
“Dalla parte degli Ultimi” di Pierre Ponchione e Massimo Bongioanni – 15’
Un mini-doc per raccontare l’esperienza di accoglienza messa in atto dai comuni di Riace e Caulonia attraverso la voce degli italiani che si sono ritrovati al centro di questo processo di scambio e di virtuosa integrazione.
“C’è chi dice no: Domenico Lucano sindaco di Riace” di Giorgio Simonetti – 15’
Domenico Lucano è sindaco di Riace, comune della Locride a 70 km da Rosarno. Condanna apertamente la politica dei respingimenti, e tra mille difficoltà cerca di trasformare l’immigrazione da problema in risorsa.
”Oltrepassando il mare. Campagna s.o.s Rosarno di Maurizio Marzolla – 15’
Un gruppo di contadini, artigiani e professionisti contende alle multinazionali, ai mafiosi ed ai loro complici, in veste istituzionale e non, la terra e l’economia. Un impegno teso alla difesa del territorio in termini ambientali e di salute dei cittadinie, al contempo, profuso contro la Coca Cola che paga sei centesimi di euro per ogni chilo di arance da spremere. Un idea di economia che difende territorio e diritti ad iniziare da chi, oggi come ieri, paga il prezzo più alto: i migranti.
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