Invitiamo i Cittadini contrari ad indulto e amnistia

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Invitiamo i Cittadini contrari a amnistia e indulto a farsi sentire


Oggi il Presidente Napolitano, dimentico di ciò che ha detto ieri, ovvero che “nel disprezzo per la legalità si moltiplichano malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili”, si è detto favorevole a indulto e amnistia. 

Chiediamo ai cittadini che sono contrari, di scrivere al Presidente Napolitano e di non lasciare che chi è favorevole faccia sentire la sua voce nel silenzio di una popolazione che si lamenta senza agire per evitare ciò che ritiene ingiusto e indegno di uno Paese civile.

Fermo restando il nostro impegno nel cercare soluzioni per dare dignità ai carcerati, siamo contro provvedimenti come indulto e amnistia che per altro non risolvono il problema, ma anzi, nel tempo lo ingigantistacono come dimostrato dall’indulto 2006.  

Ci sono in Italia Istituti Penitenziari che dovrebbero essere presi come esempio da imitare, ci sono penitenziari vuoti. Ci sono soluzioni per migliorare la condizione carceraria e per evitare il sovraffollamento come per esempio mandare i tossicodipendenti nelle Comunità, accompagnare i clandestini nei loro paesi d’origine, applicare le misure alternative per i reati minori contro il patrimonio, istituire un organo per il controllo della custodia cautelare. Non solo, “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” Questo diritto non può essere escluso a chi si trova in condizioni di reclusione e voglia contribuire a rendere l’ambiente carcerario nel quale è costretto dalle leggi dello Stato, dignitoso per se stesso e per gli altri.

Forse l’amnistia la si vuole per altri motivi, del resto è un provvedimento che annula i reati, compresi quelli in essere.

Quello che dovremmo sentire dire è invece che adesso ci sarà finalmente atteznione attenzione sulle condizioni delle Vittime dei reati contro la Persona nel difficile percorso del “dopo”; l’attenzione verso l’enorme difficoltà a ricominciare una vita che non si è cercata; delegazioni di parlamentari che, come vanno nelle carceri per verificare e denunciare ciò che non va, vanno nelle case di chi dai detenuti è stato colpito per vedere con i propri occhi la dignità calpestata di intere famiglie che si trovano a dover fare i conti con la burocrazia sorda e cieca, l’obitorio in totale solitudine, il funerale, l’incapacità di lavorare, la mancanza di rispetto dentro e fuori i tribunali, degli stessi rei e spesso, troppo spesso,una grande inumana ingiustizia”.

E l’attenzione verso la sicurezza dei cittadini che Vittime non devono diventarlo mai, tanto meno per un provvedimento di impunità dello Stato.

Vi invitiamo dunque a scrivere al Presidente Napolitano

presidenza.repubblica@quirinale.it

Basta una semplice frase con la propria firma, puoi anche fare copia e incolla:

Egregio Presidente Napolitano,

da Cittadino Italiano Le comunico la mia contrarietà a indulto o amnistia.