MAFIA:UE PRONTA A MISURE;DON CIOTTI ACCUSA INFORMAZIONE

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MAFIA:UE PRONTA A MISURE;DON CIOTTI ACCUSA INFORMAZIONE

 La Commissione Ue è pronta a prendere nuove misure per rafforzare la lotta alle mafie e al crimine organizzato. Parola del vicepresidente dell'esecutivo europeo e commissario alla giustizia, Jaqcues Barrot, che promette: "Entro fine anno faremo una valutazione per verificare quali interventi legislativi si rendono necessari".

Un impegno preso davanti ai 700 ragazzi giunti a Bruxelles da oltre 30 Paesi, che nell'emiciclo dell'Europarlamento hanno dato vita alla prima assemblea di tutte le associazioni civili antimafia d'Europa. Tra le proposte avanzate, quella di creare un'Agenzia Ue per la confisca dei beni mafiosi, quella di istituire una Giornata europea per la lotta alle mafie (il 21 marzo) e quella di leggi europee che garantiscano un ruolo più efficace e trasparente dell'informazione sul fronte della lotta alla criminalità organizzata e della difesa dei diritti: "Ci sono troppe ambiguità e troppi silenzi", è l'atto d'accusa di Don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione antimafia Libera, che senza mezzi termini ha ricordato come "le mafie uccidono non solo con le armi, ma anche col silenzio di troppi. Di tante e troppe persone". La giornata si è aperta con un colorato e gioioso corteo per le strade del quartiere delle istituzioni europee. Poi la seduta finale dell'assemblea alla presenza di Barrot e del presidente del Parlamento europeo, Hans Gert Pottering. Il vice presidente dell'esecutivo Ue non ha deluso la platea: "La Commissione europea dovrà agire attraverso nuove leggi, ma anche con forme di sostegno finanziario", ha assicurato, spiegando come una delle priorità è "il recupero dei capitali, per evitare che le mafie riciclino i loro profitti". "L'Unione europea dovrà confiscare tutti i beni finanziati con il denaro della criminalità organizzata. Ne abbiamo la possibilità e i mezzi", ha detto Barrot, ricordando l'azione che già oggi svolgono Europol ed Eurojust. Il commissario Ue sembra quindi aprire alla proposta delle associazioni antimafia di costituire un'Agenzia europea per la confisca dei beni mafiosi e per il loro uso sociale: "Attiveremo degli uffici specializzati – ha spiegato – per recuperare questi beni che sono frutto dell'attività delle mafie e per riutilizzarli in tutti i Paesi dell'Ue in cui la mafia opera e investe". Barrot ha inoltre sottolineato l'importanza di affinare gli strumenti per colpire il racket, "la principale fonte di finanziamento delle mafie che consente loro di controllare i territori in cui operano penetrando nel tessuto economico". Bisogna poi "intensificare lo scambio di informazioni tra le forze dell'ordine dei vari Paesi europei, attraverso la condivisone di banche dati anche su impronte digitali e Dna". E sviluppare – ha concluso – il coordinamento di tutte le attività investigative nel campo della lotta al crimine organizzato. Nell'intervento conclusivo Don Ciotti ha ribadito come vada soprattutto rafforzata la consapevolezza di tutti che "le mafie sono ormai un problema trasnazionale, e dunque trasnazionale deve essere la risposta", a tutti i livelli: da quello investigativo e repressivo, a quello della società civile che deve rafforzare sempre più la rete attraverso i Paesi europei e non. E che la lotta al crimine organizzato debba essere portata avanti attraverso "risposte congiunte a livello europeo" è l'impegno preso anche da Pottering: "Cercheremo di farlo con tutti i mezzi a nostra disposizione", ha assicurato il presidente dell'Europarlamento. (ANSA).