Quest’anno in continuità con le altre edizioni ma anche con “Contromafie” i primi stati generali dell’antimafia di novembre scorso, il 21 marzo 2007 ribadisce con forza la voglia di tanti di essere contro tutte le mafie, contro la corruzione politica e gli intrecci clientelari che alimentano gli affari delle organizzazioni criminali e l’illegalità, e di voler continuare a costruire percorsi di libertà, cittadinanza, informazione, legalità, giustizia, solidarietà.
Libera per la XII giornata ha scelto la Calabria, ha scelto Polistena cittadina al centro della Piana di Gioia Tauro un territorio tra i più importanti della regione per le sue potenzialità economiche e sociali ma condizionato anche dalla presenza della criminalità organizzata.
“Calabria” dal greco “kalon-brion”: “faccio sorgere il bene”. Proprio per testimoniare il bene e il positivo presenti in questa terra meravigliosa, Libera e Avviso Pubblico hanno scelto la Calabria per la dodicesima Giornata della memoria e dell’impegno, il prossimo 21 marzo, primo giorno di primavera. Un bene sorto nonostante i grandi problemi e le profonde contraddizioni che da troppo tempo lacerano questa regione, un bene che nasce dall’impegno di tanti cittadini onesti a cui dobbiamo riconoscenza e gratitudine. Penso a quella Chiesa impegnata, radicata nel tempo e nella storia delle persone, ferma nella denuncia e determinata nel costruire speranza. Ma penso anche alle numerose realtà laiche – amministrazioni, associazioni, cooperative – che non hanno esitato a sporcarsi le mani e a mettersi in gioco per la legalità e la giustizia.Memoria – ce lo ripetiamo da quel lontano 21 marzo del 1996 a Roma – è anche impegno. Un impegno che ci sentiamo di dover rendere a quanti sono stati uccisi per mano delle mafie e ai loro famigliari. Impegno verso la società tutta e, prima ancora, verso la nostra coscienza di cittadini, laici e cristiani, che vivono il proprio tempo con speranza, senza rassegnazione.Speranza che sta nell’esserci. Nell’assumere di più le nostre responsabilità. Nella serena tenacia dell’unire le nostre strade per fare di più e di meglio. Speranza che non è attesa passiva di un futuro migliore, ma presente che chiede di essere orientato e accompagnato con scelte coraggiose, gesti concreti, parole credibili.«C’è un tempo per tacere e un tempo per parlare » afferma un noto passo dell’Ecclesiaste (Qo 3,7). E molti segni – evidenti a chi sappia vedere e non solo guardare, ascoltare e non solo sentire – ci dicono che il nostro è un tempo per parlare. Tempo della parola che si fa atto coerente e responsabile.Della parola che si mette al servizio della verità, diversamente dal silenzio e dalla rimozione che la verità invece nascondono.L’impegno di questi anni ci ha fatto capire che non sono solo le armi ad uccidere. “Uccidono” anche i silenzi, la disattenzione, la smemoratezza, l’apparente normalità, la burocrazia, le deleghe. “Uccidono” la sottrazione del futuro e la negazione della speranza. Ma “uccide” anche l’assenza di verità, come ci hanno insegnato i tanti famigliari di vittime di mafia che attendono giustizia e, alcuni di loro, persino di conoscere il luogo dove sono stati uccisi e sepolti i loro cari.E’ anche per questo – nella consapevolezza dei nostri limiti e senza facili generalizzazioni – che chiediamo alla politica di fare la sua parte. «Occorre una politica volta a eliminare le condizioni che favoriscono lo sviluppo del fenomeno mafioso» diceva Pio La Torre «una politica che dia ordine ai fatti economici, che organizzi e programmi lo sviluppo, che riduca lo spazio del liberismo selvaggio». Le parole di La Torre, a cui dobbiamo la legge che ha introdotto il reato di associazione mafiosa e lo strumento della confisca dei beni – e di cui ricorre, il 30 aprile prossimo, il venticinquennale dell’assassinio – sono terribilmente attuali. Abbiamo più che mai bisogno di una politica che recuperi il suo primato e la sua sostanza etica. Non onnipotente, ma nemmeno appiattita sulla pura gestione dell’esistente per la paura di perdere consenso. Una politica che sappia trasformare e guardare lontano, perché solo una politica capace di progetto – di tensione, di sogno, di profezia – è una politica vicina alla vita. Dobbiamo creare una vicinanza tra il senso del vivere e una politica che dia senso alla vita. Perché la politica ritorni a essere quel camminare insieme che riempie di libertà e speranza il nostro essere cittadini.don Luigi CiottiPresidente di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie
La Calabria in movimento per la giustizia sociale: questo è lo slogan che accompagnerà il 21 marzo 2007.
Volere i diritti, dare diritti, recuperare i diritti, partendo dal valore fondamentale del diritto di cittadinanza per tutti. Vuole essere un messaggio di denuncia ma anche, e soprattutto, di evidenza delle cose positive realizzate sul versante civile e istituzionale nel combattere le mafie e le loro protezioni.
PROGRAMMA DEL 20 MARZO Polistena (RC)
h. 10.00Assemblea della FAI Federazione delle Associazioni Antiracket e antiusura Italiana don Luigi Ciotti Polistena (RC)
h. 15,30
Incontro con i famigliari delle vittime Auditorium Piazzale della Pace
h. 16-18 Consulta dei consigli regionali Unipol (CRU) Uliveto Principessa don Luigi Ciotti e Giancarlo Brunello
No-stop aspettando il 21 marzo Cinema Garibaldi Proiezione del film “Rossomalpelo” Presenti l’autore Pasquale Scimeca e Enrico Ghezzi.
Proiezione del film”Italia è cosa nostra”di Beatrice Luzzi A cura di CGIL, Banca Etica, ARCI e Arbash Film in collaborazione con Libera Polistena (RC)
h. 18.00 Inaugurazione “Piazza 21 marzo” Polistena (RC)
h. 18.30 Veglia Ecumenica in ricordo delle vittime delle mafie Duomo di Polistena Veglia con i familiari delle vittime Polistena (RC)
h. 21.00Concerto Orchestra Giovanile di Fiati di Delianuova diretta dai maestri Maurizio Managò e Gaetano Pisano
Questo è il programma della manifestazione del 21 marzo
ore 9.30:
Raduno dei partecipanti e corteo fino a Viale Italia
1. Zona Sud: raduno Piazzale Catena
2. Zona Nord: raduno Uscita (SGC) Strada Grande Comunicazione Ionio-Tirreno
ore 11,30:
Villa Italia – Momento pubblico per la memoria e per l'impegno
ore 13:
Buffet in piazza (a cura del “Gruppo di Niscemi”)
ore 14-17: 3×3=9 La Calabria che si muove
Tre workshop per fare il punto della situazione in materia di cultura, economia e politica per capire quali percorsi di liberazione dalle mafie, dalla corruzione e dal malaffare debbano essere intrapresi per dare risposte autentiche e non retoriche.
Analisi e proposte saranno svolte a partire dalle conclusioni di tre delle sei aree tematiche di “Contromafie”, gli Stati generali dell’antimafia tenutisi a Roma lo scorso novembre 2006.
Le tre aree tematiche individuate sono:
1. Per un sapere di cittadinanza (Auditorium Comunale di Polistena Piazzale della Pace)
2. Per una economia di solidarietà (Cinema Teatro Garibaldi Via Immacolata)
3. Per una politica di legalità (Auditorium scuola media Salvemini Via Palmiro Togliatti)
A completamento delle richieste contenute nel “Manifesto degli Stati generali dell’antimafia”, i partecipanti ai tre workshop elaboreranno tre proposte concrete che, in riferimento a ciascuna area di intervento, saranno le priorità da indicare nel documento conclusivo che verrà presentato all’opinione pubblica, alle istituzioni e ai mezzi di comunicazione al termine della giornata.
In tutto nove indicazioni pratiche da inserire nell’agenda politica e civile della Calabria. Ore 18:
Concerto di Luca Barbarossa
______________________________