Tu, Gianluca,
credi che,
ad ogni goccia di pioggia che cade, un fiore cresca.
Tu credi che,in qualche luogo, nella notte più nera, una fiaccola brilli.
Tu credi che,per colui che si è traviato, uno verrà per mostrargli la via.
Tu credi che, al di sopra della tempesta, la più breve preghiera verrà ancora udita.
Tu credi che qualcuno, nell’universo oda ogni parola.
Ogni qualvolta odi un neonato piangere o tocchi una foglia o guardi il cielo, sai, allora, perché credi nella Luce Divina.
Anche io, come te, lo credo.
La dedico a Te Gianluca, nel quarto anniversario, di quel giorno in cui, delle luride viscide serpi spensero il tuo sorriso.
che non odio ma non perdono dico:
Una Santa inquietudine vi accompagni,
fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete.
Una inquietudine che vi porti al pentimento.
Fino a che non vi pentirete e non vi sentirete dei vermi,
che il guanciale del vostro letto,
diventi duro come un macigno e vi tolga il sonno,
affinché possiate,
in ogni momento del giorno e della notte,
meditare sul male fatto.
Ucceo Goretti
24 maggio 2009
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