Un mistero il movente.
Fortugno: “Serve una reazione forte”
25/05 Ha sparato con un fucile caricato a pallettoni, il killer che ieri sera, poco prima delle 22, ha ucciso a Siderno il commerciante Gianluca Congiusta, 32 anni, incensurato, del luogo, titolare di un "Centro Tim" sul corso della Repubblica e di alcuni esercizi commerciali per la vendita di telefonini cellulari.
Secondo le prime risultanze il sicario, che forse viaggiava a bordo di un'auto guidata da un complice o sul sellino posteriore di una moto, ha affiancato l'auto Bmw su cui viaggiava la vittima ed ha improvvisamente fatto fuoco da distanza ravvicinata: forse non piu' di due metri. Gianluca Congiusta non ha avuto scampo ed e' rimasto incollato al posto di guida; due micidiali colpi l'hanno raggiunto al volto ed alla testa sfigurandolo. Sul luogo del delitto gli inquirenti non hanno trovato cartucce, forse i colpi sono stati sparati con una doppietta o un fucile sovrapposto. Gli agenti del locale Commissariato hanno accertato che dall'auto della vittima non e' stato asportato nulla per cui sarebbe stata subito scartata anche la remotissima ipotesi della rapina. Sulla vettura gli inquirenti hanno infatti rinvenuto il telefonino personale di Congiusta, gli interi incassi della giornata, assegni, carte di credito. Una cosa pertanto appare scontata: si e' trattato d'una missione di morte, d'una esecuzione portata a termine con fredda determinazione, che non poteva assolutamente fallire. Il giovane imprenditore abitava a Siderno insieme con la madre; era fidanzato con una ragazza che lavorava come commessa nel suo negozio. Era lontano da qualsiasi ambiente a rischio ed era figlio di un commerciante anch'egli impegnato nel mondo della telefonia e degli elettrodomestici.
E' nella vita privata e professionale di Gianluca Congiusta, il commerciante di 32 anni ucciso nella notte a Siderno, che gli investigatori sperano di individuare il movente del delitto che per il momento e' avvolto da un fitto mistero. Per diverse ore gli agenti della polizia di Stato del commissariato di Siderno hanno sentito i familiari e gli amici del commerciante, ma dagli interrogatori non sarebbe emerso nessun particolare utile a dare una chiave di lettura all'omicidio. Congiusta, che non aveva precedenti penali, viene ricordato a Siderno come un giovane e intraprendente commerciante, stimato per il suo impegno in molteplici attivita' socio-culturali e sportive che si svolgono nella Locride. In passato il commerciante aveva sponsorizzato numerose manifestazioni svoltesi a Siderno ed altri comuni della Locride. Dall'analisi della vita privata della vittima e della dinamica dell'omicidio gli investigatori non riescono a spiegarsi l'efferatezza del delitto. La vittima, che gestiva alcuni negozi di telefonia, e' stato ucciso mentre, a bordo della sua Bmw, rientrava a casa a poca distanza dall'abitazione della madre. Al momento dell'agguato nella zona, a causa dell'ora tarda, non c'era nessuno e l'assenza di testimoni rende particolarmente difficile anche ricostruire la dinamica dell'accaduto. Nelle prossime ore la procura della repubblica affidera' l'incarico al medico legale che dovra' eseguire l'autopsia. A poche ore dall'omicidio sono numerose le iniziative di mobilitazione intraprese nella Locride per sollecitare una maggiore sicurezza. Nel pomeriggio, infatti, su decisione del sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni si e' tenuto nella sala consiliare del Comune un incontro pubblico al quale ha partecipato anche il presidente del Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza (Cids), Demetrio Costantino, il quale ha evidenziato che ''nella Locride la situazione per quanto riguarda l' ordine pubblico e' diventata drammatica. Alla luce dell' ennesimo e inquietante omicidio del commerciante Congiusta e' necessario arrestate subito la spirale di violenza''. Anche il presidente dell' Associazione dei Comuni della Locride e sindaco di Locri, Carmine Barbaro, ha espresso ''sdegno e ferma condanna per il gravissimo fatto di sangue commesso la scorsa notte a Siderno''.
Esclusa la pista delle estorsioni. Ad escluderlo, ci sarebbero una serie di testimonianze di amici e parenti rese agli inquirenti. Anni fa una bomba carta aveva mandato in frantumi i vetri del Centro Tim di Siderno gestito da Congiusta, ma era rimasto un episodio isolato.
Fra le prime reazioni al delitto, quella di un consigliere regionale della Margherita, Francesco Fortugno, secondo cui ''L' ennesimo assassinio verificatosi a Siderno ci deve indurre ad una reazione forte ed adeguata. Ognuno per la propria parte deve sentirsi coinvolto e adoperarsi per migliorare una realta' che giorno dopo giorno diventa sempre piu' difficile''. ''Un giovane imprenditore – aggiunge Fortugno – che aveva scommesso sulla possibilita' di avere un futuro in Calabria, nella Locride, nella terra dove e' nato e dove aveva i suoi affetti ed i suoi interessi; una scommessa persa, una vita stroncata in modo barbaro e vigliacco, un agguato nella notte che non gli ha lasciato scampo ed ha fatto precipitare i suoi cari nel dolore piu' profondo, dolore al quale mi sento sinceramente di partecipare''. Ad avviso dell' esponente della Margherita: ''La cosiddetta piccola criminalita', che poi piccola non e' mai, in un territorio dove e' cosi' forte la presenza della criminalita' organizzata, finisce con il costituire un serbatoio dove attingere, una specie di zona di transito verso forme sempre piu' efferate di violenza. Da tempo – conclude -, mi batto costantemente per l' affermazione della cultura della legalita' in ogni sede, in ogni attivita', in tutti i piccoli gesti del nostro vivere quotidiano, perche' mi sono reso conto che non sempre la violenza e' riconducibile a motivazioni di interesse. Ed infatti, se si presta attenzione alla cronaca nera, si scopre che si puo' morire per un parcheggio, per uno sguardo ritenuto oltraggioso, per una parola semplicemente intesa nel modo sbagliato. Se ci si pensa, e' una assurdita' mostruosa, ma e' la dura realta' con la quale ci dobbiamo confrontare tutti e tutti i giorni''.