Muore Paul Getty Junior, una delle prime vittime dell’Anonima Calabrese

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Aveva 54 anni ed era paralizzato e quasi cieco

Muore Paul Getty Junior, una delle prime vittime dell’Anonima Calabrese

Paul Getty III, liberato il 15 dicembre del 1973, dopo 5 mesi di segregazione ad opera dell’Anonima Sequestri Calabrese, è morto all’età di 54 anni.

La notte del 10 luglio 1973 era scomparso a Roma, Paul Getty Junior, nipote di un ricchissimo petroliere inglese. Aveva 17 anni. Il nonno, magnate del petrolio, si era rifiutato di pagare il riscatto e così i banditi calabresi gli avevano spedito l’orecchio del nipote.

Dopo questa brutale mossa, la famiglia pagò un riscatto di 1 miliardo e 700 milioni di lire.

A trovalro, quella notte del 1973, un camionista di passaggio all’imbocco dell’autostrada all’altezza di Lauria, sulla Salerno-Reggio Calabria.

Il seguito della sua vita fu segnata dalle droghe, specie dopo un ictus in conseguenza di una overdose che lo colpì a soli 24 anni, rendendolo paralizzato e quasi cieco fino alla morte avvenuta all’età di 54 anni.

Nei primi 70 in Italia si sequestrava già per estorsione, un fenomeno antico esportato dalla Sardegna dei pastori e della ‘Ndrangheta calabrese. Ma in quegli anni sardi e calabresi decidevano di andare fuori dai confini regionali per rapire e ricattare. Roma e Milano furono le prime città a essere colpite.

Anna Foti

Lunedì 07 febbraio 2011