REFERENDUM

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  Il 28 aprile prossimo, alle ore 10, è convocato a Lamezia Terme, Teatro Umberto, il comitato referendario che ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica una decisione del Consiglio regionale, fonte fin dal primo momento di grandi perplessità. Si allude cioè all'abrogazione del comma 4, dell'art. 29 della legge regionale n.7 del 21/8/2006, che a sua volta aveva abrogato il comma 2 dell'art. 32 della legge regionale 26 giugno 2003, secondo cui "Le delibere della Giunta regionale, i provvedimenti amministrativi dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, del Presidente della Giunta regionale, e comunque tutti gli atti che comportino oneri a carico del bilancio regionale, devono indicare la relativa copertura finanziaria e vengono pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria entro il quindicesimo giorno successivo a quello della loro emanazione".  In mancanza di tale comma, il Consiglio regionale gode del privilegio di  poter pubblicare a sua discrezionalità gli atti relativi alle spese dell’ente regionale. Significa soldi di tutti, amministrazione di pochi. E crescita di interrogativi sulla tribuna della cittadinanza attiva e consapevole. Il comitato referendario ha visto adesioni a pioggia, trasversali.  Oltre 60 le associazioni aderenti.Anche alcune individualità di peso della regione hanno appoggiato nel corso dei mesi il progetto referendario, partito nell’estate scorsa. Il riferimento è qui al sen. Giancarlo Pittelli di Forza Italia, all'on. Fernando Pignataro del Pdci, all'on. Mario Tassone dell'UDC, all’on. Franco La Ratta della Margherita, all'on. Angela Napoli di AN. A sostegno, anche Filippo Callipo, ex presidente di Confindustria Calabria. Risale al 29 marzo la dichiarazione di ammissibilità del quesito, presentato da 10 firmatari a rappresentanza  delle associazioni della società civile e del mondo dell’università: Vincenzo Capellupo (Ulixes); Antonio Palermo (Bella ciao); Mario Congiusta (Fondazione Gianluca Congiusta); Francesco Garofano (Centro Studi "Giuseppe Lazzati"); Silvio Gambino, preside della facoltà di Scienze politiche dell'Unical; Antonino Spadaro e Carmela Salazar, docenti dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria; Sergio Genco, (segreteria regionale Cgil); Domenico Zannino, (segreteria regionale Cisl); Teodoro Tauro, (segreteria regionale Uil). L’ente regionale sta temporeggiando nel comunicare i tempi di unificazione dei due quesiti omologhi presentati (già uno giaceva in Consiglio), passo obbligato prima della raccolta delle firme. Con tutta probabilità, ci sarà ormai un ritardo rispetto ai tempi prefissati. Un’altra perplessità che rivesterà il 28 aprile di un più intenso spirito di mobilitazione e rivendicazione. “La Calabria può ripartire”.