LA CONFERENZA DEI SINDACI DELLA LOCRIDE
Maria Carmela Lanzetta ci ripensa
Il sindaco pronta a ritirare le dimissioni
Minacciata aveva annunciato l’addio alla politica
La visita della commissione Antimafia e di Bersani
LA CONFERENZA DEI SINDACI DELLA LOCRIDE
Maria Carmela Lanzetta ci ripensa
Il sindaco pronta a ritirare le dimissioni
Minacciata aveva annunciato l’addio alla politica
La visita della commissione Antimafia e di Bersani

LA CONFERENZA DEI SINDACI – Al termine di un lungo confronto, i sindaci della Locride hanno deciso di attendere un altro mese. Poi, in assenza di risposte concrete dal governo Monti, sarebbero disposti a rimettere il loro mandato. E d’altronde il rosario delle emergenze è lungo e doloroso: dalla sicurezza dei pubblici amministratori, alla viabilità, passando per l’emergenza depuratori e rifiuti. Nei prossimi giorni i motivi del malcontento arriveranno pure sulla scrivania del presidente della Repubblica. A Giorgio Napolitano i primi cittadini della Locride chiederanno un incontro per poter esporre la loro difficile situazione di amministratori in un territorio preda del malaffare. Nel frattempo, a farsi portavoce delle richieste di questo lembo di Calabria sarà l’Anci, che ha inviato a Monasterace un rappresentante nazionale. In ogni caso, i 42 sindaci che si sono stretti attorno alla Lanzetta hanno denunciato l’isolamento in cui sono costretti ad affrontare «da un lato i problemi finanziari e dall’altro quello della criminalità che ci sta sempre con il fiato sul collo e comprime le nostre iniziative».
LE PAROLE DELLA LANZETTA – Maria Carmela Lanzetta per il momento resta al suo posto, alla guida della giunta di Monasterace: «Ormai lo Stato ha privato la Locride di tutti i servizi essenziali – ha detto nel corso dell’incontro con i suoi colleghi – lasciando da soli i sindaci i quali non hanno nessuna disponibilità economica, ma sono costretti a limitarsi al ruolo di semplici esattori. Non ho deciso se ritirerò le dimissioni. Lo farò in un secondo momento ma adesso credo sia più importante che i colleghi sindaci continuino e garantire la normale amministrazione scongiurando l’ipotesi della dimissioni di massa ventilata prima dell’inizio di questa seduta». Ancora più esplicito Bersani: «Cosa deve pensare chi è sul fronte e rischia la pelle dentro a questo generico discredito? Dobbiamo abbandonare chi è sul fronte? Dire che sono tutti disonesti? Non lo accettiamo e per questo domani andrò in Calabria».