Catturato nella Locride il boss della ‘ndrangheta Domenico Aquino
Era latitante dal luglio 2010. E’ stato arrestato dall’arma dei carbinieri nella sua abitazione di Gioiosa Jonica
Anche il boss latitante Domenico Aquino, 47 anni, è caduto nella rete, a maglie ormai sempre più strette, dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria. Domenico Aquino, detto “u biondo” è stato bloccato in un edificio di proprietà del suocero, a Marina di Gioiosa Ionica, il paese della Locride in cui gli Aquino hanno il loro feudo.
La struttura è adibita a magazzino, ma era comunque attrezzata anche per una lunga e agevole permanenza. Aquino era disarmato e non ha tentato la fuga. L’uomo era ricercato dal luglio del 2010, da quando era sfuggito all’arresto in occasione dell’operazione “Il Crimine”, una delle più importanti effettuate contro la ‘ndrangheta e che ha interessato anche le cosche lombarde. Nella stessa operazione furono coinvolti anche i suoi fratelli, tra cui Rocco, ritenuto dagli investigatori il capo primario della potente cosca della ‘ndrangheta. Dopo il suo arresto, secondo gli inquirenti era proprio Domenico che aveva preso le redini del clan. L’ormai ex latitante è il nipote del vecchio capocosca Salvatore, detto “Turi”, uscito di carcere recentemente dopo aver scontato circa 15 anni di detenzione per associazione mafiosa.
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