Alberto Sarra: il sottosegretario che prende 7mila euro per inabilità
05/10/2012 – L’avvocato vicino a Scopelliti colpito da una grave menomazione
“Ma è giusto che riceva dalla Regione Calabria un vitalizio di invalidità di 7.490,33 euro almese, dieci volte più alto di quei portatori di handicap che non sono neppure in grado di soffiarsi il naso?”. Comincia così l’articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere riguardo Alberto Sarra, colpito da un grave incidente qualche tempo fa:
Reggino, avvocato, 46 anni, da sempre amico, compagno di basket e camerata politico del governatore Giuseppe Scopelliti, già consigliere e assessore provinciale di Reggio, criticato da alcuni giornali locali per avere accettato la difesa di personaggi in odore di ‘ndrangheta, Alberto Sarra fu colpito nei primi giorni del 2010, quando stava scadendo il suo mandato di consigliere regionale, da uno choc emorragico. Salvato grazie a un delicato intervento chirurgico, si perse le elezioni di marzo. Tre mesi dopo, visto che era in forma, l’amico Scopelliti lo nominava già sottosegretario regionale alla presidenza, una ridicola carica da retrobottega politico inventata dalla precedente giunta sinistrorsa di Agazio Loiero, mantenuta dal centrodestra e destinata ad essere abolita al prossimo giro proprio perché insensata.
Il punto, spiega Stella, è che Sarra oggi è attivo e dinamico, tanto che il Corriere conta un’infinità di sue presenze a manifestazioni politiche e non. E:
Finché il 13 giugno scorso, mentre lui era impantanato nelle trattative sulla forestazione, una commissione di cui faceva parte il suo cardiologo di fiducia Enzo Amodeo, dichiarava che «considerata la patologia — aneurismi dei grossi vasi arteriosi del collo e del tronco complicati da dissezioni della aorta torico-addominale — si ritiene l’avvocato Alberto Sarra permanentemente inabile a proficuo lavoro ». La settimana dopo, record mondiale di velocità burocratica, l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale riconosceva al sottosegretario l’«inabilità totale e permanente dal lavoro». Poche settimane d’attesa e il Bollettino Ufficiale, come ha raccontato Antonio Ricchio sul Corriere della Calabria, pubblicava la Determinazione 439 che concedeva a Sarra un assegno mensile di 7.490,33 euro «al lordo delle ritenute di legge, a titolo di vitalizio, con decorrenza dal 7 gennaio 2010».
A questo punto, si chiede Stella:
C’è o non c’è una contraddizione tra quella invalidità assoluta e permanente a ogni lavoro e la sua permanenza ai vertici del governo di una regione italiana?