Chi è Rosario Crocetta
Ex sindaco di Gela, vicepresidente della commissione speciale antimafia dell’Unione Europea, Rosario Crocetta si appresta a diventare il nuovo presidente della Regione Sicilia. Una grande vittoria per il “sindaco antimafia”, come si definì lui stesso: Crocetta è infatti noto per le sue battaglie a favore della legalità e, dall’elezione a sindaco di Gela, vive sotto scorta. Sfuggito a tre attentati e nel mirino dei clan mafiosi da anni, è balzato agli onori della cronaca anche per essere stato il primo sindaco in Italia dichiaratamente gay. Una storia, quella di Crocetta, che racconta un volto della Sicilia lontano dai soliti cliché e stereotipi e che lo potrebbe portare ai vertici della politica regionale.
La carriera politica di Rosario Crocetta inizia nella fila dell’allora Partito Comunista: collaboratore de L’Unità, il Manifesto e Liberazione, alla scissione del Pci si iscrive a Rifondazione Comunista, diventando dal 1996 al 1998 assessore alla Cultura nel comune di Gela, dove è nato l’8 febbraio 1951. Al termine del primo biennio diventa consigliere comunale con la Federazione dei Verdi, transitando nel Pdci nel 2000: fino al 2001 è ancora assessore alla Pubblica Istruzione a Gela.
Nel 2003 partecipa alle elezioni comunali come avversario di Giovanni Scaglione, candidato per Forza Italia: Crocetta sarà eletto sindaco solo dopo aver fatto ricorso al Tar, chiedendo il controllo dei voti che avevano assegnato in un primo momento un vantaggio esiguo a Scaglione.
Eletto sindaco di Gela a tutti gli effetti, si dedica ad amministrare la città nel solco della legalità e giustizia, proponendosi come il sindaco antimafia: tra le iniziative si ricordano lo svolgimento delle gare per l’appalto delle opere pubbliche alla presenza dei Carabinieri e il licenziamento di impiegati comunali vicini alla mafia e di parenti di boss mafiosi.
Sono decisioni importanti, fondamentali per la sua città, ma che diventano una sfida nei confronti della mafia: Crocetta scamperà a tre attentati di stampo criminale e la scorta, assegnata nel 2003, verrà raddoppiata a sei uomini.
Dopo i primi anni alla guida di Gela, la conferma a primo cittadino arriva con un vero e proprio plebiscito con il 64,8% dei voti: nel 2008 è candidato come assessore ai Lavori Pubblici con la candidatura di Anna Finocchiaro alla Regione, ma non viene eletto. Nello stesso anno infatti Crocetta aderisce al progetto del Pd e con la lista del Partito Democratico viene eletto al Parlamento Europeo, dimettendosi dall’incarico di sindaco di Gela.
Il suo percorso in Europa lo porta alla nomina a vicepresidente della Commissione speciale antimafia nell’aprile del 2012, fino alla partecipazione alle regionali in Sicilia. Ora Crocetta è pronto a tornare nella sua terra, da governatore.