Presentato alla stampa l’emendamento allo statuto della Provincia di Reggio Calabria.
Questo il testo.
Sostituire gli articoli contenuti nel Titolo X dello Statuto della Provincia. Il vecchio Titolo X e gli articoli 133, 134, 135, 136 e 137 saranno ripresi integralmente in un nuovo Titolo, denominato “Titolo XI – Disposizioni finali e transitorie” ed assumeranno la seguente numerazione: 135, 136, 137, 138 e 139.
Il nuovo Titolo X sarà riscritto così:
TITOLO X
Attività di contrasto alla criminalità mafiosa e al razzismo
Art.133
Costituzione di parte civile nei processi per mafia e razzismo
1. La Provincia di Reggio Calabria, al fine di tutelare l'immagine e il decoro della comunità e di dare concreta testimonianza del proprio impegno nella lotta contro la 'ndrangheta, si costituisce parte civile in tutti i processi contro la criminalità organizzata che riguardino cittadini residenti in qualsiasi Comune del territorio provinciale, per reati previsti dall’art. 416-bis del codice penale e per i delitti di usura ed estorsione ovunque consumati. Lo stesso avviene nei processi contro chiunque altro cittadino italiano o straniero, per i suddetti reati riconducibili alla 'ndrangheta e alla criminalità organizzata commessi nel territorio della Provincia di Reggio Calabria.
2. La Provincia si costituisce parte civile anche nei processi per reati di razzismo e xenofobia commessi sul proprio territorio o commessi ovunque da propri cittadini.
Art.134
Riutilizzo a fini sociali ed istituzionali dei beni confiscati
1. La Provincia, conformemente alla normativa vigente, promuove l'utilizzo a fini sociali ed istituzionali di tutti i beni, mobili ed immobili, confiscati alla criminalità mafiosa.
2. La Provincia collabora con le associazioni antimafia e i Comuni interessati nella valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità mafiosa e acquisiti al patrimonio comunale, sostenendone gli interventi e incentivandone il relativo recupero. Questo avviene attraverso fondi ad hoc, stanziati da una specifica voce nel bilancio annuale.
3. Annualmente, in sinergia con tutte le istituzioni preposte, la Provincia aggiorna e rende pubblico l’elenco dei beni confiscati alla mafia nell’ambito del territorio provinciale. La Provincia istituisce, inoltre, un albo delle associazioni e delle cooperative che aspirano a gestire a fini sociali i beni confiscati. I criteri di tale albo saranno disciplinati mediante apposito regolamento.