COMUNI LOCRIDE, PARTE CIVILE RIVOLUZIONE CULTURALE
ANSA –La costituzione di parte civile in tutti i processi di mafia decisa dall’Associazione dei Comuni della Locride, e’ ’una vera e propria rivoluzione culturale’. A sostenerlo e’ stato il presidente del Comitato, Salvatore Galluzzo, alla vigilia dell’incontro che portera’ nella Locride i giovani di Duisburg.
Una rivoluzione culturale, ha proseguito Galluzzo, ’che vede, per la prima volta, in un processo di mafia, la presenza attiva, accanto ai familiari della vittima, di numerosi Enti ed Associazioni portatori di interessi diffusi, che, con la costituzione di parte civile, rappresentano l’atteso risveglio della societa’ civile, che ha preso coscienza di quanto la criminalita’ organizzata sia devastante per il territorio e la comunita’ tutta’.
’La costituzione di parte civile dei comuni riuniti nell’Associazione dei Comuni della Locride – ha aggiunto Galluzzo – rappresenta la presa di posizione di ben quarantadue enti locali e delle loro amministrazioni. Una presa di posizione precisa e coraggiosa fatta all’unisono dai rappresentati politici e amministrativi dei nostri Comuni. In questo caso si e’ innanzitutto deciso di confermare la costituzione di parte civile nel procedimento a carico degli imputati per l’assassinio di Gianluca Congiusta. Una decisione confermata dall’accettazione da parte della magistratura della nostra costituzione di parte nel procedimento. In particolare si e’ cosi’ deciso perche’ il grave fatto delittuoso che ha portato alla morte del valido imprenditore Gianluca ha arrecato danno, patrimoniale e non patrimoniale di grande entita’ all’intera comunita’ locale. Un intero territorio infatti all’alba del 24 maggio 2005 e’ tornato alla ribalta delle cronache nazionali e internazionali per i fatti di sangue, che hanno irrimediabilmente compromesso l’immagine della nostra terra, che con fatica stava cercando un rinnovamento sociale, culturale, politico ed economico’.
Galluzzo ha poi spiegato che in caso di altri procedimenti simili ’si valutera’ caso per caso e con attenzione, perche’ la costituzione di parte e’ una cosa seria e deve essere giustificata da reali interconnessioni tra i delitti e il danno arrecato al territorio e soprattutto si deve essere sicuri che si tratti di delitti di mafia e non di comuni crimini. Una differenza necessaria innanzitutto per non svilire una presa di posizione che ha un alto valore civile e di riscatto verso il male atavico che affligge la nostra area, ma soprattutto perche’ i comuni in processo devono sostenere le spese legali e non si possono certo consentire il lusso di un eventuale rigetto del procedimento che graverebbe con i suoi costi sull’intera comunita’ rappresentata’.
’In questo caso – ha concluso Galluzzo – l’Associazione sara’ rappresentata nel procedimento dall’avvocato Francesco Macri’ del Foro di Locri, con una procura speciale a lui attribuita da me in qualita’ di presidente del Comitato esecutivo dell’Associazione. Per quanto riguarda la spese collegate queste graveranno sulla collettivita’ locale perche’ in questo, proprio per l’accertata natura del procedimento in corso, le spese da riconoscere al difensore graveranno sul fondo di rotazione per la solidarieta’ alla vittime dei reati di tipo mafioso. Ritengo che si tratti davvero di una resa di posizione epocale da parte dei comuni che rappresento che cosi’ si sono posti realmente in trincea con i loro primi cittadini contro il cancro della ’ndrangheta che ci affligge da decenni e blocca il nostro sviluppo.