Il Sinaco di Riace scrive a Beppe Grillo

Alla cortese attenzione di Beppe Grillo 
e del sindaco di Parma Federico Pizzarotti

Nella foto Mimmo Lucano e Mario Congiusta. Nello sfondo il Murales dedicato a Gianluca


Faccio appello alla vostra sensibilità sulla questione Equitalia, problema che è stato più volte ripreso dai programmi del Movimento 5 Stelle e dal sindaco Pizzarotti I fatti: Una giovane ex "richiedente asilo rifugiati" di nazionalità Etiope, attualmente resiede presso il comune di Riace dove vive e lavora.




Alle spalle una storia molto difficile, simile a quella di tanti immigrati, un viaggio duro attraverso la Libia il Sudan il deserto..., sbarca a Crotone e poi a Riace dove si integra completamente e decide di vivere con i suoi due figli.

Dopo qualche tempo riesce a mettersi in contatto con l'amica con la quale aveva condiviso le traversie del lungo viaggio e decide di andarla a trovare, l'amica abita ora a Parma. Nella città si muovono con incertezza, salgono su un pulmann perchè non trovano dove acquistare il biglietto, lo dicono subito al bigliettaio il quale procede nel suo lavoro e dopo aver registrato le generalità certifica la multa.

In data odierna arriva da Equitalia la somma da pagare di 225,00 euro (il biglietto costava 50 centesimi) Ovviamente non si cercano scorciatoie o scuse per il biglietto non pagato, tuttavia sottoponiamo alla vostra attenzione la sproporzione dell'ammenda 450 volte il costo del biglietto.

Il piccolo comune di Riace da anni ha investito sui temi dell'accoglienza riuscendo a far diventare per il territorio un'occasione positiva quello che per altri è vissuto con sospetto e come problema.

Consapevole che i problemi che il nostro Paese sta attraversando sono enormi e questo è una piccola cosa, denunciamo tuttavia con forza, e vi chiediamo di farvene carico.
Faccio parte di quei tanti amministratori (spesso in totale isolamento) che ogni giorno si impegnano per rendere meno difficile il quotidiano ai tanti cittadini (italiani e non), ma certe prassi che Equitalia impone rende vano ogni sforzo, trasformando una vità già complicata in una odissea che spesso sfocia in tragedia.
Grazie per la lettura
Domenico Lucano
sindaco di Riace Venerdi
14 giugno 2013 Riace (Reggio Calabria)

Rete dei Comuni
Solidali p/o comune di Carmagnola piazza Manzoni 10 -10022 Carmagnola (Torino) segreteria 0122 48934- 011 9724236

www.comunisolidali.org

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‘Ndrangheta in Valle: riciclaggio e latitanti Ma i grandi media girano al largo

‘Ndrangheta in Valle: riciclaggio e latitanti

Ma i grandi media girano al largo

Per la prima volta un dossier, realizzato da Libera, rivela la presenza, in Valle d’Aosta, di quella che già nel 1994 il magistrato Mario Vaudano chiamava “la mafia di montagna”. In queste zone hanno trovato rifuggio importanti boss delle cosche calabresi

La ‘ndrangheta è arrivata anche in Valle d’Aosta. Anzi, ci vive da decenni. Ai piedi del Monte Bianco uomini legati ai clan calabresi gestiscono traffici internazionali di stupefacenti, ospitano latitanti illustri e riciclano montagne di denaro sporco lontano dai riflettori dei grandi media. Oggi, per la prima volta, un dossier rivela questa realtà pressoché sconosciuta. Il testo si intitola “L’altra Valle d’Aosta. ‘Ndrangheta, negazionismo e casi irrisolti ai piedi delle Alpi”, è stato realizzato da Libera Valle d’Aosta con la partecipazione di altre associazioni locali ed è pubblicato da Edizioni Gruppo Abele.

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‘Ndrangheta, processo Minotauro: suicida Cosimo Catalano

L’imputato si è lanciato da un ponte

Ndrangheta, processo Minotauro: suicida Cosimo Catalano

Ndrangheta, processo Minotauro: suicida Cosimo Catalano

09/06/2013, 14:13

PINEROLO (TORINO) – Si è tolto la vita gettandosi da un cavalcavia sulla Torino-Pinerolo, a pochi passi dallo svincolo di Gerbole di Volvera, Cosimo Catalano, 40 anni, ritenuto esponente della criminalità di Siderno a Torino e imputato al processo Minotauro sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte.

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Siderno, accordo tra la Commissione Straordinaria e Locride Ambiente per far partire a breve una raccolta differenziata sperimentale

Siderno, accordo tra la Commissione Straordinaria e Locride Ambiente per far partire a breve una raccolta differenziata sperimentale

SIDERNO – Primi passi verso la raccolta differenziata, in attesa che venga assegnato l’appalto di cui abbiamo dato notizia questa mattina. Abbiamo appreso, infatti, che ha avuto luogo presso il Comune di Siderno un incontro tra la dirigenza di Locride Ambiente rappresentata dal presidente Giovanni Gerace e dal direttore Gullotto  e la Commissione Straordinaria rappresentata dai prefetti Pitaro e  Cacciola.

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Passaparola – Rifiuti, inceneritori e ecomafie – Walter Ganapini

Passaparola – Rifiuti, inceneritori e ecomafie – Walter Ganapini

“Dobbiamo batterci per “Rifiuti Zero“. Una tariffa puntuale che premi il cittadino. Se faccio molta raccolta differenziata, produco meno rifiuto devo pagare meno e non aggiungere la Tares o la Tarsu, per cui uno paga in base ai metri quadrati o addirittura mettendo altre imposte dentro i rifiuti. Così scoraggi un atteggiamento amico dell’ambiente da parte dei cittadini.” Walter Ganapini

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‘Ndrangheta, traffico illecito di rifiuti: arrestati 8 imprenditori in Lombardia

‘Ndrangheta, traffico illecito di rifiuti: arrestati 8 imprenditori in Lombardia

Milano – (Adnkronos) – Attraverso il sistema del ‘giro bolla’, che falsifica sulla documentazione la vera natura del rifiuto, sarebbero riusciti a smaltire illecitamente tonnellate di rifiuti in due cave in provincia di Lodi e Novara. Sequestrate due aziende di trasporto, due impianti di trattamento rifiuti e circa 30 automezzi.

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Roccaforte, feudo di ‘ndrangheta Il paese dove è proibito votare

Il reportage. Elezioni nulle nel Comune già sciolto tre volte per ‘ndrangheta.  Gli inquirenti: “Non potendo più scegliere uno dei loro, non hanno scelto”. E ora arriverà un nuovo commissario

ROCCAFORTE DEL GRECO (Reggio Calabria)– Ci sono solo vecchi che salgono cauti e bambini che corrono troppo a Vunì, il paese che dorme, e che ha chiuso allo Stato.

Sono gli stessi abitanti, 545 cristiani in tutto, oltre a una cinquantina tra pecore, capre e maiali, che tra qualche giorno saluteranno a distanza il commissario che la Prefettura di Reggio Calabria avrà inviato quassù per la quinta volta in 17 anni. Elezioni nulle a Roccaforte del Greco, a mille metri sull’Aspromonte. Hanno votato solo in 54 su 522, alle recenti amministrative. Quorum bloccato sul 10 per cento. E il candidato sindaco era solo uno, un trentenne della Fiamma Tricolore, Giuseppe Minnella. Il commissario resterà in carica 18 mesi, poi si andrà di nuovo alle (odiate) urne. Comune vuoto, di nuovo, dopo tre scioglimenti per infiltrazioni di ‘ndrangheta. Stavolta, per astensione vendicativa.

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