Processo Congiusta: ecco i verbali del boss pentito Giuseppe Costa

Processo Congiusta: ecco i verbali del boss pentito Giuseppe Costa

di Benedetta Malara – Ha iniziato a collaborare con la giustizia da pochi mesi Giuseppe Costa, originario di Siderno e fratello del più famoso Tommaso Costa, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Gianluca Congiusta, imprenditore di Siderno ucciso nel 2005. Costa è detenuto da più di vent’anni, condannato per associazione mafiosa come appartenente all’omonima famiglia di Siderno ed omicidio, e le risposte alle domande del Procuratore Nicola Gratteri e del Sostituto Procuratore Antonio De Bernardo, fanno sì che le sue dichiarazioni siano incluse nei fascicoli dei processi per gli omicidi di Gianluca Congiusta e Pasquale Simari, in cui sono imputati, oltre al fratello, altri esponenti di ‘ndrangheta della Locride.

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Depositati i verbali del pentito Costa nel processo Congiusta, in più di 1500 pagine i segreti dei clan della Locride

Depositati i verbali del pentito Costa nel processo Congiusta, in più di 1500 pagine i segreti dei clan della Locride

Il boss Arriva scortato a Siderno

 

Sopralluogo con gli inquirenti in città. Ha parlato dei traffici di droga della cosca

 

di MICHELE INSERRA

e PASQUALE VIOLI

 

REGGIO CALABRIA – Giuseppe Costa a Siderno per un sopralluogo con gli inquirenti.

Il collaboratore di giustizia che sta facendo tremare la Locride, e non solo, sarebbe stato nei giorni scorsi in alcune zone di Siderno per descrivere più dettagliatamente a magistrati e investigatori i luoghi di cui ha parlato nei suoi verbali.

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Omicidio Congiusta, nuovi atti per il processo di appello

Il processo

Omicidio Congiusta, nuovi atti
per il processo di appello

Gli atti, attraverso anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Costa, forniscono uno spaccato della criminalità organizzata nella zona di Siderno, Locri e Gioiosa Jonica. Per l’omicidio è stato condannato all’ergastolo il boss della ‘ndrangheta Tommaso Costa

Giuseppe Costa

REGGIO CALABRIA – Il sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Francesco Mollace, ha depositato nuovi atti nel processo d’appello per l’omicidio di Gianluca Congiusta, assassinato a Siderno in un agguato il 24 maggio del 2005.

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La Dna fotografa la mappatura delle cosche

La Dna fotografa la mappatura delle cosche

Inizia così la relazione su Reggio Calabria del sostituto procuratore Francesco Curcio delegato dalla Procura nazionale antimafia per il territorio della città dello Stretto

Il procuratore della Dna Francesco Curcio

«All’interno dell’organismo criminale, mantengono importanza centrale le strutture-base dell’organizzazione, vale a dire le “locali” (e le relative famiglie che le compongono) ognuna delle quali rimane padrona a casa propria».
Inizia così la relazione su Reggio Calabria del sostituto procuratore della Dna Francesco Curcio delegato dalla Procura nazionale antimafia per il territorio della città dello Stretto.

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Vittime di mafia contro Crocetta: “Non strumentalizzi il nostro dolore”

Vittime di mafia contro Crocetta: “Non strumentalizzi il nostro dolore”

Pubblichiamo integralmente un intervento dell’Associazione nazionale Vittime di mafia. Ecco il testo.

Familiari vittime di mafia a Crocetta: Non strumentalizzi il nostro dolore in funzione della politica

Nonostante la soddisfazione espressa per la posizione assunta dal Governatore della Sicilia in favore dell’estensione della legge 20 a tutela delle vittime della mafia anche alle vittime antecedenti al 1961, non si può evitare di notare come ancora una volta la politica tenda a dividere aumentando il divario già esistente tra vittime di mafia che leggi inique hanno trasformato in categorie di serie A e di serie B.

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Anno giudiziario, la denuncia “Italia, triste record, 130mila prescrizioni”

Anno giudiziario, la denuncia
“Italia, triste record,130mila prescrizioni”

Milano: “Sono troppe”. E Roma: “Ok magistrati in politica, no pm redentori”

In tutte le Corti d’appello d’Italia cerimonia istituzionale con relazione del presidente. Allarme Reggio Calabria: “Indice densità criminale pari al 27% della popolazione”

L'inaugurazione dell'anno giudiziario a Bologna (Schicchi)

L’inaugurazione dell’anno giudiziario a Bologna (Schicchi)

Roma, 26 gennaio 2013 – “Nel pieno di una campagna elettorale che si preannuncia molto combattuta, non trovo nulla da eccepire sui magistrati che abbandonano la toga per candidarsi alle elezioni politiche”. Lo ha affermato Giorgio Santacroce, presidente della Corte d’appello di Roma, nella relazione sull’amministrazione della giustizia nel distretto della Capitale.

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Siderno, la lezione di democrazia del mini-consiglio comunale

Siderno, la lezione di democrazia del mini-consiglio comunale

on . Postato in Politica

SIDERNO – I piccoli amministratori crescono bene. La cerimonia d’insediamento del neo eletto sindaco Fabio Sgambelluri e del mini Consiglio dell’istituto comprensivo “Siderno-Agnana” che è andata in scena oggi pomeriggio lascia ben sperare per il futuro di questa comunità, rimasta senza un’amministrazione di “adulti” da parecchi mesi e troppo spesso, nel suo passato recente, governata da soggetti pluriinquisiti e in taluni casi sottoposti a custodia cautelare in carcere, ai quali hanno fatto da contraltare oppositori dediti alla demagogia, all’interesse spicciolo e alle manovre di piccolo cabotaggio.

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Ndrangheta, pluripregiudicato calabrese ucciso a Roma

Ndrangheta, pluripregiudicato calabrese ucciso a Roma

Vincenzo Femia di 67 anni era considerato il referente delle cosche di San Luca

Sembra un’esecuzione di stampo mafioso l’omicidio del 67 enne Vincenzo Femia, avvenuto la notte scorsa a Roma. Secondo gli investigatori, Vincenzo Femia da anni era uno degli esponenti di spicco e referenti della ndrangheta su Roma da vent’anni.

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Mani ‘ndrangheta su videoslot, arresti e sequestri per 90 milioni

Mani ‘ndrangheta su videoslot,
arresti e sequestri per 90 milioni

L’organizzazione, secondo le indagini, gestiva in tutta Italia i settori del gioco online. La base operativa in Emilia, ramificazioni in molte regioni italiane e all’estero. Spunta anche un’intercettazione, minacce per il giornalista Tizian: “Gli sparo in bocca”. Indagata un’impiegata della Corte di Cassazione

La Guardia di Finanza sta eseguendo 29 ordinanze di custodia cautelare ed oltre 150 perquisizioni nei confronti di un’organizzazione che secondo le indagini gestiva in tutta Italia i settori del gioco on line e delle videoslot manomesse. L’organizzazione, secondo quanto accertato dai finanzieri, aveva la base operativa in Emilia e ramificazioni non solo in Italia (Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) ma anche in Romania e in Gran Bretagna.

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Intercettazione di ‘ndrangheta: “Spariamo in bocca a Tizian”

Intercettazione di ‘ndrangheta:
“Spariamo in bocca a Tizian”

La minaccia al giornalista contenuta in una telefonata registrata nell’ambito dell’inchiesta sulle slot machine in Emilia Romagna, che oggi ha portato 29 arresti in tutta Italia ed al sequestro di beni per quasi cento milioni di euro. Solidarietà al cronista da Vendola, Bersani e Di Pietro

“Spariamo in bocca a Tizian”. La minaccia di morte nei confronti di Giovanni Tizian, giornalista della Gazzetta di Modena e collaboratore di Repubblica e l’Espresso, è emersa da un’intercettazione realizzata nell’ambito dell’inchiesta Slot machine contro la ‘ndrangheta. L’operazione, condotta dalla guardia finanza di Bologna, ha svelato un giro di video slot machine truccate e di gioco online (diffuso su territorio italiano ed estero) gestito da appartenenti alla criminalità organizzata.

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