Elezioni 2013, appello al Pd: “Via dalle liste gli impresentabili”

Elezioni 2013, appello al Pd: “Via dalle liste gli impresentabili”

Pubblichiamo una lettera aperta di Franca Rame rivolta a tutti i cittadini affinché, con le loro firme, convincano il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani a eliminare dalla competizione elettorale i nomi degli “indegni”: condannati, imputati, indagati, portatori di conflitti d’interesse e amici degli amici

Pier Luigi Bersani

Il 24 e 25 febbraio finalmente si vota. Molti degli attuali 945 parlamentari se ne torneranno a casa. Il vento cambia. Deve cambiare! Noi, “popolo”, siamo pieni di aspettative. Cosa chiediamo? Pulizia, onestà, correttezza, rispetto.

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Elezioni, presentati 215 simboli

 Elezioni, presentati  215 simboli

La corsa frenetica per depositare al Viminale i simboli e aggiudicarsi la possibilità di partecipare alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio si è conclusa domenica pomeriggio, alle 16. Sono 215 i contrassegni presentati (219 se si prendono in considerazione quei partiti come, per esempio, il Pdl che ne ha depositati due). L’ultimo simbolo presentato, il numero 215,
è dell’ “Unione popolare”. 

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Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”

Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”

Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”

Con la sua audizione è ripreso oggi nell’aula bunker delle Vallette il maxi processo ‘Minotauro’ contro la criminalità calabrese che opera in Piemonte

Cesare casella al momento della liberazione

Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”
9 gennaio 2013

Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”

Oggi ha parlato Rocco Marando, uno dei pentiti di ‘ndrangheta piu’ importanti della procura di Torino. Con la sua audizione è ripreso oggi nell’aula bunker delle Vallette il maxi processo ‘Minotauro’ contro la criminalità calabrese che opera in Piemonte.

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Minotauro: il processo contro l’ndrangheta partì da una lavanderia

Minotauro: il processo contro l’ndrangheta partì da una lavanderia

L’inchiesta che ha portato al processo Minotauro è partita nel 2009 tenendo d’occhio una lavanderia calabrese. Questa apparteneva ad una famiglia malavitosa

Luigi Silipo

 15 gennaio 2013

Uno dei più grandi processi contro l’ndrangheta degli ultimi anni è iniziato tenendo d’occhio una lavanderia di Reggio Calabria. Lo ha spiegato questa mattina il capo della squadra mobile della Polizia, Luigi Silipo, a proposito del processo Minotauro che si sta svolgendo da diverse settimane all’interno di un bunker alle Vallette. Settantatré le persone imputate, mentre un’altra sessantina sono già stati condannati con rito abbreviato.

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Omicidio a Lamezia Terme: Antonio Gagliardi ucciso in un agguato

Omicidio a Lamezia Terme: Antonio Gagliardi ucciso in un agguato

Omicidio ieri pomeriggio a Lamezia Terme (Catanzaro) nel quartiere Capizzaglie. Antonio Gagliardi, di 41 anni, parente di un collaboratore di giustizia, è stato ucciso sotto l’abitazione della fidanzata in via Bizantini. L’uomo era appena entrato nella sua macchina quando è stato raggiunto da diversi colpi di pistola esplosi con una calibro 7.65.

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Santoro fa da sponsor al cavaliere

Santoro fa da sponsor al cavaliere

Sconcertante e demoralizzante puntata di “Servizio pubblico”: Berlusconi straripa senza che nessuno argini le sue sparate.

Abbiamo assistito sempre più sconcertati, man mano che passava il tempo, a una puntata di Servizio Pubblico da dimenticare. Appena saputo che Berlusconi sarebbe stato l’unico ospite, la star della serata, eravamo rimasti perplessi sull’opportunità di regalargli tanto spazio e attenzione.

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Il Processo Infinito decapitò la ‘Ndrangheta in Brianza Ma ora è tutto in dubbio

Il Processo Infinito decapitò la ‘Ndrangheta in Brianza Ma ora è tutto in dubbio

La causa è un vizio di nullità per l’assenza di una parte della sentenza per un guasto alla stampante
di Stefania Totaro

Una riunione della "locale" di Paderno Dugnano (Newpress)

Una riunione della “locale” di Paderno Dugnano (Newpress)

Desio, 11 Gennaio 2013 – Potrebbero tornare in libertà per colpa di un guasto alla stampante gli imputati del maxi processo Infinito contro la ‘ndrangheta in Brianza. La causa è l’annullamento di una parte della sentenza di primo grado del 16 novembre 2011 (110 imputati condannati) da parte dei giudici della Suprema Corte di Cassazione, che hanno accolto il ricorso presentato da alcuni imputati. Oggi si è tenuta l’udienza di secondo grado davanti alla Corte di Appello di Milano e l’ordinanza della Cassazione è stata depositata dagli avvocati ribadendo l’annullamento della sentenza di primo grado che aveva condannato con il rito abbreviato a 11 anni di reclusione Annunziato Moscato (ritenuto dagli inquirenti collegato alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo e capo del gruppo di n’drine stanziato nel Desiano).

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