Lettera di maledizione spedita alla madre di un cronista di caulonia

Calabria. Lettera di maledizioni spedita alla madre di un cronista di Caulonia

Giovanni Maiolo e Mario Congiusta

La donna ha ricevuto a casa una busta contente una croce e dei peli e una lettera di malaugurio. Il figlio è il giornalista Giovanni Maiolo, che sull’emittente locale Telemia di Caulonia ha raccontato i rapporti fra Chiesa e ‘ndrangheta nella sua regione dando spazio a chi critica le parole del vescovo

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Le mani della ‘ndrangheta sulle intercettazioni. Il perito avrebbe taroccato le trascrizioni per favorire i capocosca

Le mani della ‘ndrangheta sulle intercettazioni. Il perito avrebbe taroccato le trascrizioni per favorire i capocosca

Avrebbe cercato di modificare i contenuti di intercettazioni telefoniche ed ambientali per favorire le cosche di ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro. E’ questa l’accusa con la quale stamane gli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria hanno arrestato Roberto Crocitta, esperto di trascrizioni di intercettazioni telefoniche ed ambientali

I particolari delle indagini sono state illustrate, nel corso di una conferenza stampa, dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza, dal procuratore aggiunto, Michele Prestipino, e dai vertici della Squadra mobile, diretta da Gennaro Semeraro.

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Omicidio nella Locride: Domenico Rodà ucciso a fucilate

Omicidio nella Locride: Domenico Rodà ucciso a fucilate

Omicidio ieri pomeriggio a Ferruzzano, nel reggino. Un uomo di 48 anni, Domenico Rodà, ex sorvegliato speciale, è stato ucciso a colpi di fucile caricato a pallettoni. Il killer ha premuto il grilletto sette volte mentre l’uomo a bordo della sua Ape percorreva la strada che da Ferruzzano doveva portarlo a casa, a Brancaleone.

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Primarie Pd, indagati e clientelisti fra i re delle preferenze

Primarie Pd, indagati e clientelisti fra i re delle preferenze

Conflitti di interesse, abuso d’ufficio, affiliazioni mafiose, sono i reati di cui sono stati accusati molti dei candidati del Partito democratico. Crisafulli a Enna ha ottenuto 6348 preferenze: era stato indagato per concorso esterno in associazione mafiosa in un’inchiesta poi archiviata

di Alessandro Ferrucci | 2 gennaio 2013

Primarie Pd, indagati e clientelisti fra i re delle preferenze

Conflitti di interesse, abuso d’ufficio, affiliazioni mafiose, sono i reati di cui sono stati accusati molti dei candidati del Partito democratico. Crisafulli a Enna ha ottenuto 6348 preferenze: era stato indagato per concorso esterno in associazione mafiosa in un’inchiesta poi archiviata


Primarie Pd, indagati e clientelisti fra i re delle preferenze

di Alessandro Ferrucci

C’è chi può vantare un’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa. Chi una serie lunga e articolata di conflitti di interesse. Chi è entrato dentro un’inchiesta su personaggi vicini alla ‘Ndrangheta. Chi, per carità, ha solo un cognome importante da parte di padre o di marito. Ma lo fa pesare. Nord, centro e sud, lo stile non ha regione. Questo nucleo di selezionati speciali ha vinto le primarie del 29 e 30 dicembre, quindi un biglietto, una chance verso il prossimo Parlamento sotto l’egida del Partito democratico. Sorridono, si fanno intervistare, la “legittimazione è arrivata dalla base – dicono –  premiato il lavoro sul territorio”, ribadiscono.

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Il caffè di Meliadò…PriMario

il Caffè di Meliadò

…PriMario

Nel giorno delle primarie di Pd e Sel, la notizia politica “vera” è la quasirottura fra Pierluigi Bersani e Mario Monti.

Né vale dire da parte del Pd «finché Monti era un tecnico gli siamo stati fedeli, ora è un nostro avversario politico»: le cose stanno effettivamente così, ma questo ahiloro non basta a spiegare per quale motivo al mondo l’ “agenda Monti” – che rimane in sostanza la stessa, europacentrica – potesse andar bene prima e adesso no. A nostro modo di vedere, il “vero” punto è questo.

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Elezioni, Grillo contro Bindi candidata in Calabria: “Mancu li cani!”

Elezioni, Grillo contro Bindi candidata in Calabria: “Mancu li cani!”

l leader del Movimento 5 Stelle critica la scelta di far correre la “derogata” e toscana politica in una regione diversa da quella di provenienza. Secondo il comico si tratta di blindare il seggio per l’ex ministro ed ex vice presidente della Camera

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 29 dicembre 2012

Beppe Grillo anche contro Rosy Bindi, candidata dal Pd in Calabria dopo aver ricevuto la deroga come altri volti storici del partito.

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Mafia, ‘Libera’ lancia allarme Aziende confiscate falliscono

“Maggior coinvolgimento dei giovani sul territorio”

Mafia, ‘Libera’ lancia allarme
Aziende confiscate falliscono

“Così vincono loro, non vinciamo noi”. È l’allarme lanciato da don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’associazione antimafia ‘Libera’, intervistato da ‘Repubblica’ sulla sorte delle aziende confiscate ai clan mafiosi e poi lasciate a rischio di fallimento. La proposta è “trattarle come aziende speciali”

Don Ciotti

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