Il calvario di Cocò, il bimbo di tre anni dimenticato dallo Stato e bruciato dalla ‘Ndrangheta
-R.C.- Nicola Campolongo lo chiamavano Cocò ed era solo un bambino, nient’altro che un bambino di tre anni.
-R.C.- Nicola Campolongo lo chiamavano Cocò ed era solo un bambino, nient’altro che un bambino di tre anni.
Homage to Gianluca Congiusta, a young businessman from Calabria, an innocent victim of the ‘Ndrangheta and our indifference.
During the Summer Term Course field study in July of 2013, we met with Mario Congiusta, the father of Gianluca, the young entrepreneur assassinated on May 24, 2005 in Siderno by the ‘Ndrangheta, the powerful and bloody Calabrian mafia.
Mafia, scoperta la nuova Cupola di Palermo
i boss puntavano agli affari di Zamparini
La Procura distrettuale antimafia dispone il fermo di 36 persone: in manette i capi dei tre mandamenti più influenti di Cosa nostra. A Roma fermata Nunzia Graviano, la sorella dei boss di Brancaccio, che avrebbe gestito il tesoro della cosca. A Palermo, anche due insospettabili nelle file dei clan: un ex presidente del movimento cristiano lavoratori, Calogero Di Stefano, e il gestore del bar dello stadio Barbera, Giovanni Li Causi, che avrebbe tentato di far infiltrare i boss negli affari del presidente del Palermo Maurizio Zamparini. Il boss Caporrimo in tribuna vip con i biglietti gratis
di SALVO PALAZZOLO
Mafia, scoperta la nuova Cupola di Palermo i boss puntavano agli affari di Zamparini Febbraio 2011. Alcuni capimafia arrivano al summit di Villa Pensabene. Il primo a destra è Giuseppe Calascibetta, assassinato a settembre
Così uccide la ‘ndrangheta, duplice omicidio in diretta (video)
REGGIO CALABRIA – Così uccide la ‘ndrangheta. Così sono morti Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio, due pregiudicati uccisi un anno fa (19 gennaio 2013) davanti alle telecamere piazzate in un bar a Decollatura, in provincia di Catanzaro.
di Enrico Fierro |
Calabria, Italia, anno del Signore 2013, qui si muore e si uccide come in Afghanistan, peggio che in Afghanistan. Il video che pubblichiamo è terrificante, un giovane killer di ‘ndrangheta racconta come ha ammazzato un suo avversario.
BUON NATALE
Ai
famigliari
delle vittime innocenti
della mafia.
A Tutti Coloro che soffrono.
Estorsioni, intimidazioni, rapine, sequestri di persona, corruzione di uomini delle forze dell’ordine e l’ombra della ‘ndrangheta.
Genova – Una notte di ricerche e posti di blocco non sono serviti a rintracciare Bartolomeo Gagliano, l’uomo accusato di tre omicidi e un tentato omicidio, evaso dal carcere di Marasi: tutt’ora non è reperibile. Il serial killer, 55 anni, doveva rientrare ieri mattina alla casa circondariale di Marassi dopo un permesso premio, il secondo ottenuto in sei mesi, per visitare la madre anziana a Savona. Dopo aver rapito un commerciante a a Savona, e averlo costretto ad accompagnarlo in macchina a Genova, è sparito nel nulla a Cornigliano, dove ha fatto scendere il panettiere Revelli dalla sua auto per poi dileguarsi.
Gagliano è in possesso di una pistola e l’ultima volta è stato visto a bordo di una Fiat Panda. Su disposizione del magistrato che segue le indagini è stato comunicato che l’evaso ha utilizzato per la fuga una Fiat Panda Van color verde con paraurti e specchietti neri targata CV848AW”.
Rosy Canale