‘ndrangheta, arrestato Carmelo Gallico

La polizia lo ha scovato in Spagna

‘Ndrangheta, arrestato Carmelo Gallico


Reggio Calabria. È finita pochi giorni prima di Natale, la latitanza di Carmelo Gallico. L’uomo, ricercato attivamente dal 30 novembre scorso, giorno di emissione del provvedimento di fermo da parte della DDA di Reggio Calabria è stato arrestato in Spagna, nel centro di Barcellona, dagli uomini della Squadra mobile della Questura reggina. Poche le informazioni che trapelano sull’operazione che ha portato alla cattura del 48enne. A darne notizia è quest’oggi il quotidiano“Calabria Ora”.

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Valle d’Aosta, “l’isola felice” bersaglio della ‘ndrangheta

Valle d’Aosta, “l’isola felice” bersaglio della ‘ndrangheta

di Marika Demaria

‘Ndrangheta in Valle d’Aosta. La Procura di Aosta, in collaborazione con il reparto operativo dei Carabinieri di Aosta, la Procura di Bologna e la Direzione distrettuale antimafia di Torino ha acceso i riflettori su due tentavi di estorsione ai danni di altrettanti imprenditori residenti ad Aosta ma originari di San Giorgio Morgeto. Si tratta di Giuseppe Tropiano e Luigi Monteleone: il primo è impegnato nel settore dell’edilizia (è titolare dell’appalto per la ristrutturazione dell’ex Residence “Mont Blanc”, imponente complesso sito ad Aosta), mentre il secondo si occupa del recupero archeologico.

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Ndrangheta: volto coperto e mitra per rapire la moglie,Giuseppina Pesce racconta

Nei racconti della pentita della famiglia mafiosa di Rosarno c’è spazio anche per un singolare caso di rapimento in famiglia, con tanto di mitra

Ndrangheta: volto coperto e mitra per rapire la moglie,Giuseppina Pesce racconta

Rosarno (Reggio Calabria) – Tua moglie ti lascia e vuoi riconquistarla? Fai un blitz in casa sua con un mitra e rapiscila. Sembrerebbe uno spot pubblicitario “pro-rapimenti”, una scena da film, o uno scherzo di cattivo gusto. Invece è la realtà: è quanto successo alla moglie di Francesco Pesce, primogenito del boss Salvatore, che aveva deciso di lasciarlo ed era tornata in casa dei suoi genitori.

Di tutta risposta il giovane rampollo del clan ‘ndranghetista di Rosarno, ha cercato di sequestrarla facendo ingresso in casa dei suoceri armato di kalashnikov e spalleggiato da altri uomini anch’essi armati, tutti con il volto coperto. Un rapimento in pieno stile terroristico, non riuscito però.

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‘ndrangheta 6 arresti a reggio calabria-tra gli arrestati un consigliere comunale

‘ndrangheta 6 arresti a reggio calabria-Tra gli arrestati un consigliere comunale

”L’attentato a Nucera frutto di collaborazione tra Plutino e la cosca Borghetto-Caridi-Zindato”. La procura colpisce il vertice della famiglia vicina al clan Libri

di Francesco Creazzo – Sei arresti e un fermo per associazione a delinquere di stampo mafioso. In questi provvedimenti si concreta l’attività investigativa della procura di Reggio, oltre che di Polizia e Carabinieri.

La notizia, è chiaro, è innanzitutto quella dell’arresto di Giuseppe Plutino (sospettato di concorso esterno). Consigliere comunale da ben tre legislature in quota Pdl, Plutino (peraltro parente dei fratelli Condemi) sarebbe, secondo gli inquirenti, il referente politico della cosca Borghetto-Caridi-Zindato (“sezione” della più ampia consorteria Libri).

 

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Gioia Tauro: agguato ad un dipendente del porto, è in gravi condizioni

Gioia Tauro: agguato ad un dipendente  del porto, è in gravi condizioni
L’agguato è stato compiuto intorno alle 8:00, in una stazione di servizio sulla statale 111, non molto distante dall’uscita dell’A3 di Gioia Tauro

14/12/2011 Una persona, Giuseppe Brandimarti, 40 anni di Rizziconi (Rc), dipendente di Mct, terminalista del porto di Gioia Tauro, è rimasto gravemente ferito in un agguato consumatosi a Gioia Tauro, nel Reggino.

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‘Ndrangheta, in carcere giudice calabrese blitz da Milano a Reggio

‘Ndrangheta, in carcere giudice calabrese
blitz da Milano a Reggio, decine di arresti

Il magistrato Vincenzo Giglio è accusato di corruzione e favoreggiamento personale di un esponente del clan Lampada, con l’aggravante di aver commesso i reati “al fine di agevolare le attività” dell’associazione mafiosa. In manette anche il consigliere regionale Francesco Morelli e l’avvocato Vincenzo Minasi

'Ndrangheta, in carcere giudice calabrese blitz da Milano a Reggio, decine di arresti

Il giudice Vincenzo Giglio

MILANO – Un magistrato, un politico, un avvocato, un medico e un maresciallo della Guardia di finanza sono stati arrestati in Calabria per ordine della procura di Milano. Il maxiblitz contro la zona grigia della ‘ndrangheta è partito da Milano per arrivare a Reggio Calabria. Si tratta dell’operazione “Infinito” scattata questa mattina contro affiliati alla famiglia Valle-Lampada, ma anche contro una serie di professionisti che li aiutavano con i propri servigi. Gli ordini di arresto, chiesti dal pool del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e firmati dal gip Giuseppe Gennari, sono in tutto dieci, nove di custodia cautelare e uno, per Maria Valle (moglie di un presunto boss), di arresti ai domicialiari.

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Il contrabbando di gasolio dei fratelli Camastra: ne beneficiavano anche le cosche

Il contrabbando di gasolio dei fratelli Camastra: ne beneficiavano anche le cosche

Mercoledì 16 Novembre 2011 13:07

di Claudio Cordova –

Centocinquantamila euro evasi, mediamente, per ogni settimana, venticinque milioni di litri di gasolio contrabbandati. I fratelli Domenico e Giovanni Camastra, originari di Locri, avevano messo in piedi un cospicuo business illecito, fatto di traffici illeciti, truffe ed evasioni fiscali. I due sono stati fermati all’alba dalla Guardia di Finanza che ha dato esecuzione a un provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Reggio Calabria. Un contesto assai complesso quello scoperchiato dall’indagine “Oro Nero”, curata dal sostituto procuratore Roberto Di Palma. Oltre ai due fermi, infatti, l’inchiesta consta anche di quaranta persone denunciate a piede libero, tra cui diversi elementi ritenuti contigui alla criminalità organizzata. Contestualmente la Guardia di Finanza ha anche sequestrato la holding e le sei società a essa connesse, riconducibili ai fratelli Camastra: tutto per un totale di 350 milioni di euro.

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Arrestato il boss Sebastiano Pelle

‘NDRANGHETA

Arrestato il boss Sebastiano Pelle
era da solo nel porto di Reggio Calabria

Il capo dell’omonima cosca di San Luca era ricercato dal 1995 per traffico internazionale di droga. Gli inquirenti erano sulle sue tracce dal 2009

REGGIO CALABRIA – E’ stato arrestato a Reggio Calabria Sebastiano Pelle, capo dell’omonima cosca di San Luca, ricercato dal 1995 con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Cinquantasette anni, secondo gli inquirenti è lo stratega del suo gruppo criminale per quanto riguarda i grandi movimenti di droga e i collegamenti con i narcotrafficanti di mezzo mondo. Attività che portano introiti per decine di milioni di euro.

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‘Ndrangheta. ‘Stangata’ alla Cosca Commisso di Siderno. Sequestrati dalla Polizia di Stato beni per 150 milioni di Euro.

‘Ndrangheta. ‘Stangata’ alla Cosca Commisso di Siderno. Sequestrati dalla Polizia di Stato beni per 150 milioni di Euro.

Due aziende operanti nel settore edile attive in tutta Italia, 21 societa’ e un centinaio tra terreni, immobili e ville: e’ il patrimonio sequestrato dalla polizia a otto persone ritenute legate alla cosca Commisso di Siderno. Coinvolto anche  imputato del processo “Crimine”.




 

Nella foto da sx: Il Vice Questore Aggiunto Dott. Stefano Dodaro Dirigente il Commissariato di P.S di Siderno, il Questore di Reggio Calabria, Dott. Carmelo Casabona, il Dirigente della Divisione Anticrimine, Dott. Gennaro Semeraro e il suo Vice Dott. Enrico Palermo.

 

Reggio Calabria 25 ottobre 2011. I personaggi di maggior rilievo tra coloro ai quali e’ stato notificato il provvedimento, secondo gli investigatori, sono Riccardo Rumbo e Antonio Galea, entrambi di 49 anni. I due, secondo l’accusa, sarebbero a capo di una cosca satellite di quella dei Commisso, la Rumbo-Galea-Figliomeni, alla quale la ‘ndrina madre concede una certa autonomia, pur rimanendo uno stretto legame. Galea, in particolare, e’ stato arrestato dalla polizia nel marzo scorso dopo alcuni mesi di latitanza essendo sfuggito all’operazione Crimine, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria e da quella di Milano nel luglio 2010 con l’arresto di oltre 300 persone, e successivamente all’operazione ‘Bene comune’, portata a termine nel dicembre scorso contro i presunti affiliati alla cosca Commisso.

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