
‘Ndrangheta, beni per 7 milioni sequestrati nella Locride

PREGIUDICATO UCCISO A LOCRI: DELITTO AL CULMINE DI UNA LITE
LOCRI (REGGIO CALABRIA), 12 ottobre 2011 – Pietro Marsiglia, il pregiudicato di 66 anni, ucciso stamani a Locri, ha avuto un diverbio con il suo assassino.
Reggio Calabria – (Adnkronos) – Francesco Donato, 18 anni, è morto sul colpo durante la sparatoria mentre Carmelo, 26 anni, è deceduto poche ore dopo il suo arrivo in ospedale. Il padre delle vittime, Saverio, nel 2000 era stato ucciso in un agguato nella frazione Amato di Taurianova
La donna è nata nel 1980 e si è già pentita due volte, attualmente era agli arresti domiciliari per evasione . Giuseppina è figlia del boss detenuto Salvatore Pesce dell’omonima cosca della ‘ndrangheta che insieme ai Bellocco si divide il dominio del territorio di Rosarno.
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Antonio Pelle |
REGGIO CALABRIA – Antonio Pelle, 49 anni, soprannominato «Vancheddu» o «la mamma» ritenuto uno degli esponenti di spicco della cosca omonima di San Luca, è evaso dall’ospedale di Locri. L’evasione è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì Quando i medici si sono recati nella sua stanza si sono accorti che non c’era e che non era presente neanche in altri locali dell’ospedale. Pelle aveva ottenuto gli arresti domiciliari per gravi motivi di salute nell’aprile scorso su decisione della Corte d’appello di Reggio Calabria. Cinque giorni fa, l’uomo ha avuto un malore ed è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Locri dove è stato ricoverato.
Vincenzo Cordì da ieri è un uomo libero
Ha lasciato la casa circondariale di Terni dove ha scontato 12 anni, molti in regime di carcere duro – A carico del boss, oggi 54enne, il solo obbligo della sorveglianza speciale
LOCRI – Erano circa le undici di ieri mattina quando Vincenzo Cordì, ritenuto al vertice dell’omonima consorteria di Locri, ha lasciato la casa circondariale di Terni dove ha trascorso gli ultimi anni di detenzione in regime di carcere duro. Nei suoi confronti rimane il solo obbligo della sorveglianza speciale nel comune di Locri per i prossimi tre anni, come disposto dal Tribunale reggino delle misure di prevenzione che, nel 1999, ha rigettato la richiesta della Procura e della Questura, di sequestro di alcuni suoi beni.
Enzo Cordì, 54 anni tra un mese, ha finito di scontare 12 anni di condanna a seguito delle sentenze passate in giudicato dei due processi denominati “Primavera”.
Gioiosa, colpi di fucile contro don Giuseppe Campisano.
Il sacerdote: “combatto la ‘ndrangheta col Vangelo”
A Gioiosa Jonica, in Calabria, si indaga sulle intimidazioni ricevute da don Giuseppe Campisano, parroco della chiesa di San Rocco, noto per il suo impegno contro la mafia.