Ventimiglia, si dimettono in quattro La Lega Nord vuole la commissione

Ventimiglia, si dimettono in quattro
La Lega Nord vuole la commissione

30 giugno 2011

Gaetano Scullino

Imperia – Ieri sera, al termine della lunga seduta del consiglio Comunale di Ventimiglia, chiuso poco prima delle 23.30 perché era venuto meno il numero legale, si sono dimessi quattro esponenti della maggioranza di centrodestra, tutti del Pdl, compreso il capogruppo, Franco Ventrella; non si sono verificate, però, le dimissioni di massa di cui si era ipotizzato in apertura di seduta.

Leggi il resto

Siderno, scoperto bunker nell’abitazione di Antonio Coluccio, cugino di Rocco Aquino

Siderno, scoperto bunker nell’abitazione di Antonio Coluccio, cugino di Rocco Aquino


I Carabinieri del Ragruppamento Operativo Speciale e del Gruppo di Locri, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di predisposte attività di controllo del territorio, impartite dal Comandante Provinciale di Reggio Calabria, Colonnello Pasquale Angelo Santo, nell’ambito del cd. “Progetto Reggio Calabria”, hanno rinvenuto un bunker nell’abitazione di Coluccio Antonio cl. 1969, persona già nota alle Forze dell’Ordine, cugino del latitante Aquino Rocco cl. 1960.

Leggi il resto

‘Ndrangheta, in manette dodici affiliati Procura: “Decapitata l’organizzazione”

‘Ndrangheta, in manette dodici affiliati
Procura: “Decapitata l’organizzazione”

carabinieri del Ros hanno scoperto l’esistenza e le attività dei “locali” liguri (cellule operative distaccate della ‘ndrangheta) di Genova, Lavagna, Ventimiglia e Sarzana che operavano in Liguria sotto il coordinamento criminale del capolocale di Genova Domenico Gangemi. Il capo della Procura Vincenzo Scolastico: “Abbiamo dimostrato che la ‘ndrangheta era molto forte anche nella nostra regione”

'Ndrangheta, in manette dodici affiliati Procura: "Decapitata l'organizzazione"

 

 

 

 

 

 

 

Domenico Gangemi

Blitz contro la ‘ndrangheta in Liguria: arrestati dodici affiliati all’organizzazione criminale a Genova, Imperia e La Spezia. Il capo della Procura Vincenzo Scolastico: “Abbiamo dimostrato che la ‘ndrangheta era molto forte anche in Liguria e possiamo affermare con altrettanta forza che la ‘ndrangheta in Liguria è stata decapitata”. Sono stati infatti arrestati 3 esponenti di spicco a Genova, uno a Lavanga, quattro a Ventimiglia e infine uno a Sarzana.

Leggi il resto

Monasterace, incendiata la farmacia del sindaco Maria Carmela Lanzetta

Monasterace, incendiata la farmacia del sindaco Maria Carmela Lanzetta

Monasterace (Reggio Calabria) 26 giugno 2011 – Persone non identificate hanno incendiato la notte scorsa a Monasterace, nella locride, la farmacia di proprieta’ del sindaco Maria Carmela Lanzetta. L’incendio ha provocato ingenti danni all’esercizio che sorge al piano terra dello stabile che affaccia sulla strada statale 106 dove il sindaco vive con la sua famiglia ed e’ stato spento dopo due ore di lavoro dei vigili del fuoco. Secondo una prima ricostruzione i malviventi, dopo avere rotto i vetri di una finestra posta lateralmente all’ingresso, hanno versato del liquido infiammabile e dando fuoco con una pezza imbevuta. Le fiamme si sono propagate distruggendo molta della merce all’interno del locale. Fortunatamente le fiamme non hanno raggiunto le bombole di ossigeno. Nessun danno e’ stato arrecato alle strutture dell’edificio.

Leggi il resto

‘Ndrangheta a Torino, 180 arresti

‘Ndrangheta a Torino, 180 arresti
Svelati i legami tra cosche e politici

Sequestrati beni per 70 milioni: enormi patrimoni accumulati  da persone prive di reddito.
Nelle maglie degli inquirenti  noti amministratori locali, tra  cui Nevio Coral. Piero Grasso:
«Cresce la presenza al Nord»

LODOVICO POLETTO

TORINO
Centottanta ordinanze di custodia cautelare in carcere, di cui 143 già eseguite. Beni sequestrati per oltre 70 milioni di euro. E un meccanismo di connivenze e scambi tra ‘ndrangheta e politica. Arriva dalla Procura di Torino l’ultima stangata alle infiltrazioni mafiose nei comuni del Torinese. Un’operazione, durata tutta la notte, che ha interssato Torino e provincia, altre zone del Piemonte, la Lombardia, la Liguria e la Calabria. Un blitz che è il frutto di quattro anni di indagini, pedinamenti e intercettazioni.

Leggi il resto

Il primo cittadino di Marina di Gioiosa Ionica fermato con tre suoi assessori: davano appalti alle cosche

Ordinanze di custodia per 40 persone in un blitz contro i Mazzaferro

Voto di scambio e mafia, sindaco arrestato

Il primo cittadino di Marina di Gioiosa Ionica fermato con tre suoi assessori: davano appalti alle cosche

REGGIO CALABRIA – Il sindaco e tre assessori della giunta di Marina di Gioiosa Ionica, nel Reggino, sono tra gli arrestati dalla polizia nell’ambito dell’operazione contro la cosca Mazzaferro, che questa mattina ha portato all’arresto di quaranta persone.

ASSOCIAZIONE MAFIOSA – Il sindaco, Rocco Femia, che guida un’amministrazione espressione di una lista civica, e gli assessori sono accusati di associazione mafiosa. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, in occasione delle elezioni comunali che si sono svolte nell’aprile del 2009, la cosca Mazzaferro avrebbe sostenuto la candidatura di Femia che poi è stato eletto.

Leggi il resto

Locri, arrestato Luigi Spataro: era evaso nel 2007

Locri, arrestato Luigi Spataro: era evaso nel 2007

“E’ stato un primo maggio molto impegnativo per i carabinieri della compagnia di Locri che, a conclusione di una mirata attivita’, hanno arrestato il catturando Spataro Luigi, pluripregiudicato cinquantottenne locrese, attivamente ricercato da oltre quattro anni. Sullo Spataro pendevano ben due provvedimenti di cattura emessi nel 2007 dalle Autorita’ Gudiziarie di Varese e Pescara, per numerosi reati contro il patrimonio commessi in varie province italiane tra il 2000 ed il 2004”.   Lo ha reso noto l’ufficiale di Locri maggiore Ciro Niglio, in una nota trasmessa al comando Provinciale Carabinieri che l’ha girata alla stampa qualche minuto fa.

Leggi il resto

Processo “Mistero”, chiesti 20 anni per “don Totò” Ursino

Processo “Mistero”, chiesti 20 anni per “don Totò” Ursino

Venerdì 15/04/2011 – Cronaca

Quattro richieste di condanna e due di assoluzione, formulate dal pm della Dda reggina, Antonio De Bernardo, al termine della requisitoria del processo “Mistero” che si svolge, con il rito abbreviato, davanti al gup reggino Adriana Trapani.
Venti anni di reclusione sono stati chiesti nei confronti di Antonio Ursino, alias “don Totò”, ritenuto il capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta attiva a Gioiosa Jonica e nei comuni della vallata del Torbido e con proiezioni nel nord Italia, difeso dall’avvocato Leone Fonte.
Ursino è accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso, quale capo promotore del gruppo criminale della ‘ndrangheta del quale avrebbe stabilito le strategie da seguire, «impartendo disposizioni agli altri associati, – ha rilevato l’accusa – partecipando alle attività estorsive e stabilendo alleanze con altri gruppi mafiosi di varie zone della Calabria e della Puglia, e infine gestendo attività economiche per mezzo di prestanome».

Leggi il resto

Scarcerato per computo di pena anche se nel 2003 fu condannato a 17 anni

Grande Aracri è ancora accusato di sette omicidi. Oggi va a sentenza Herakles e il pg ha chiesto 4 anni
Il boss di Cutro è un uomo libero
Scarcerato per computo di pena anche se nel 2003 fu condannato a 17 anni

CUTRO- E’ stato condannato in via definitiva a 17 anni di reclusione per associazione mafiosa nel processo Scacco Matto, è ritenuto il mandante di sette omicidi commessi negli anni di piombo ’99- 2000 nell’ambito del troncone dello stesso processo relativo ai fatti di sangue, proprio oggi dovrà comparire nel processo Herakles, in Appello, per difendersi dall’accusa di essere stato il mandante di una tentata rapina a un portavalori compiuta nel giugno 2000 nel contesto del quale il pg per lui ha chiesto quattro anni (in primo grado, nel marzo 2010, fu assolto), i pentiti stanno rincarando la dose con nuove rivelazioni, ma, nonostante tutto ciò, da ieri Nicolino Grande Aracri, 52enne di Cutro considerato uno dei boss più potenti e sanguinari della’ndrangheta, a capo di un’organizzazione con propaggini in Emilia e all’estero, è un uomo libero.

Leggi il resto

Arrestato Santoro Favasuli uno dei sicari di San Luca

 

Reggio Calabria, 7 apr. – (Adnkronos/Ign) –

Un latitante di ‘ndrangheta è stato catturato dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dagli uomini del commissariato di Siderno.

Santoro Favasuli, inserito nell’elenco dei cento latitanti più pericolosi, è stato rintracciato ad Africo dopo una lunga latitanza.

Deve scontare una pena a 30 anni di reclusione definitivi per l’omicidio di Antonio Giorgi, avvenuto alla vigilia di Ognissanti nel 2005. Fu uno degli episodi che causarono la ripresa della faida di San Luca, che porterà alla strage di Duisburg nel 2007.

Al momento della cattura si trovava in un appartamento nel paese della locride.

 

Leggi il resto