Scoperto “ponte” della droga tra ‘ndrangheta e mafia Usa. Arrestato boss Francesco Ursino

Scoperto “ponte” della droga tra ‘ndrangheta e mafia Usa.

Arrestato boss Francesco Ursino Polizia ed Fbi insieme nell’operazione “New Bridge”: 24 fermi, di cui sette a New York, una quarantina di indagati, per un traffico che coinvolge i mafiosi americani dei Gambino e le cosche della Calabria ionica degli Ursino e Simonetta. Droga, ma anche armi, dal Sudamerica al porto di Gioia Tauro, eroina esportata verso gli Usa. Fondamentali le informazioni di un infiltrato: “Jonny l’americano”

ROMA – La polizia italiana e l’Fbi fianco a fianco nell’operazione “New Bridge”, che ha smantellato il “ponte” eretto tra le due sponde dell’Atlantico dalle cosche della ‘ndrangheta e dalla mafia americana. Un sodalizio, quello intrecciato tra le cosche della Calabria ionica degli Ursino e dei Simonetta con la storica famiglia italo-americana dei Gambino, che avrebbe permesso alla criminalità organizzata di mettere in piedi un traffico internazionale di stupefacenti, ma anche di armi, di grandissime proporzioni, il tutto condito dal riciclaggio di denaro sporco.

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Favorirono la latitanza del boss Gallizzi, 7 arresti nella Locride

Favorirono la latitanza del boss Gallizzi, 7 arresti nella Locride

Smantella una fitta rete di fiancheggiatori del boss Gallizzi, nomi e foto dei 7 arrestati

Sono stati arrestati questa mattina dagli agenti della polizia di Reggio Calabria e del Commissariato di Siderno in quanto ritenuti fiancheggiatori del boss Giuseppe Gallizzi, 62 anni, considerato affiliato alla cosca di ndrangheta degli Ursino di Gioiosa Jonica e catturato il 9 maggio del 2012 in un appartamento del centro storico di Martone, vicino Gioiosa Jonica. Le indagini degli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato Pubblica Sicurezza di Siderno hanno permesso di svelare la fitta ed efficiente rete di protezione e di ausilio creata in protezione del latitante anche con servizi di intercettazione e videoripresa.

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Agguato a Cosenza, ucciso dal nipote un uomo di 62 anni

«E’ stato mio nipote Giovanni»: il drammatico video
con le ultime parole dell’uomo ucciso a Cosenza – GUARDA

Le immagini girate dall’agente di polizia accorso in via Popilia subito dopo la sparatoria. E la voce della vittima agonizzante che trova la forza di fare il nome del colpevole. Dietro all’omicidio dissapori familiari legati anche alla pensione del nonno

di TIZIANA ACETO e ROBERTO GRANDINETTI

«E' stato mio nipote Giovanni»: il drammatico video con le ultime parole dell'uomo ucciso a Cosenza - GUARDA

I rilievi sul luogo della sparatoria

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‘Ndrangheta: estorsioni a coop agricola e imprenditore, 6 fermi

‘Ndrangheta: estorsioni a coop agricola e imprenditore, 6 fermi

Cosca tagliò mille alberi di ulivo a coop


23 gennaio 2014
Vibo Valentia. I carabinieri delle compagnie di Vibo Valentia e di Tropea hanno fermato sei persone perché accusate di estorsione e tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dalla Dda di Catanzaro. Quattro persone sono accusate di estorsione nei confronti della cooperativa agricola Talitha Kumi la quale, nel novembre del 2011, subì un danneggiamento. I quattro fermati sono: Domenico Bonavota, di 35 anni; Domenico Cugliari (55), Gregorio Giofrè (41) e Giuseppe Barbieri (41).

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Reggio Calabria, operazione “Araba Fenice”: 47 arresti e 90 milioni di beni sequestrati

Reggio Calabria, operazione “Araba Fenice”: 47 arresti e 90 milioni di beni sequestrati

Written By Luigi Palamara 

OPERAZIONE “ARABA FENICE” – GUARDIA DI FINANZA REGGIO CALABRIA: ‘NDRANGHETA – in corso di esecuzione 47 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti imprenditori e professionisti reggini affiliati alle più importanti cosche. Sono 90 le perquisizioni domiciliari in corso – Sequestrati società e beni per un valore complessivo di oltre 90 milioni di Euro.

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Allarme mafia nel Lazio, attivi 46 clan inflitto il primo 41 bis a un boss

Allarme mafia nel Lazio, attivi 46 clan
inflitto il primo 41 bis a un boss

La Regione avvia un Osservatorio sulla legalità e la sicurezza. Legambiente: “Preoccupa il radicamento della criminalità organizzata sul territorio”

La mafia esiste anche nel Lazio, dunque. E la conferma è scritta nella prima condanna per 416 bis sancita dal tribunale di Velletri con 190 anni di carcere condanna 16 personaggi affiliati al clan della ‘ndrangheta Gallace-Novella. Una holding del crimine che da Anzio a Nettuno teneva sotto scacco commercianti in difficoltà, ricattati e sottomessi dall’usura e dal racket.

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