Ndrangheta, pluripregiudicato calabrese ucciso a Roma

Ndrangheta, pluripregiudicato calabrese ucciso a Roma

Vincenzo Femia di 67 anni era considerato il referente delle cosche di San Luca

Sembra un’esecuzione di stampo mafioso l’omicidio del 67 enne Vincenzo Femia, avvenuto la notte scorsa a Roma. Secondo gli investigatori, Vincenzo Femia da anni era uno degli esponenti di spicco e referenti della ndrangheta su Roma da vent’anni.

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Mani ‘ndrangheta su videoslot, arresti e sequestri per 90 milioni

Mani ‘ndrangheta su videoslot,
arresti e sequestri per 90 milioni

L’organizzazione, secondo le indagini, gestiva in tutta Italia i settori del gioco online. La base operativa in Emilia, ramificazioni in molte regioni italiane e all’estero. Spunta anche un’intercettazione, minacce per il giornalista Tizian: “Gli sparo in bocca”. Indagata un’impiegata della Corte di Cassazione

La Guardia di Finanza sta eseguendo 29 ordinanze di custodia cautelare ed oltre 150 perquisizioni nei confronti di un’organizzazione che secondo le indagini gestiva in tutta Italia i settori del gioco on line e delle videoslot manomesse. L’organizzazione, secondo quanto accertato dai finanzieri, aveva la base operativa in Emilia e ramificazioni non solo in Italia (Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) ma anche in Romania e in Gran Bretagna.

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Intercettazione di ‘ndrangheta: “Spariamo in bocca a Tizian”

Intercettazione di ‘ndrangheta:
“Spariamo in bocca a Tizian”

La minaccia al giornalista contenuta in una telefonata registrata nell’ambito dell’inchiesta sulle slot machine in Emilia Romagna, che oggi ha portato 29 arresti in tutta Italia ed al sequestro di beni per quasi cento milioni di euro. Solidarietà al cronista da Vendola, Bersani e Di Pietro

“Spariamo in bocca a Tizian”. La minaccia di morte nei confronti di Giovanni Tizian, giornalista della Gazzetta di Modena e collaboratore di Repubblica e l’Espresso, è emersa da un’intercettazione realizzata nell’ambito dell’inchiesta Slot machine contro la ‘ndrangheta. L’operazione, condotta dalla guardia finanza di Bologna, ha svelato un giro di video slot machine truccate e di gioco online (diffuso su territorio italiano ed estero) gestito da appartenenti alla criminalità organizzata.

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Locride Costretto ad assumere il figlio del boss

Locride

Costretto ad assumere il figlio del boss

Cinque arresti per usura ed estorsione ai danni di un imprenditore, che ha trovato il coraggio di denunciare. Doveva versare lo stipendio al giovane senza che lavorasse. In manette anche un ergastolano scarcerato nel 2010 per decorrenza dei termini

Giuseppe Belcastro

REGGIO CALABRIA Costringevano un imprenditore a versare alla cosca mille euro al mese oltre ad assumere il figlio del boss al quale doveva versare lo stipendio senza che questo lavorasse.
Si è conclusa con cinque provvedimenti di fermo l’operazione “Dogville”, condotta dalla squadra mobile e coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri e dal sostituto Antonio De Bernardo.

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‘Ndrangheta, affidato a una comunità figlio di una famiglia mafiosa

‘Ndrangheta, affidato a una comunità
figlio di una famiglia mafiosa

I suoi parenti appartengono a una delle più note ndrine. Il tribunale dei minori di Reggio Calabria vuole offrire al giovane la possibilità di crescere in un ambiente di legalità

REGGIO CALABRIA – E’ un adolescente come tanti, apparentemente, ma a differenza degli altri lui è nato in una famiglia di mafia.

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Reggio Calabria, operazione “Ciccarello”, 2 gli arresti

Reggio Calabria, operazione “Ciccarello”, 2 gli arresti

Written By Luigi Palamara on giovedì 17 gennaio 2013 | 13:41

Reggio Calabria: Operazione dei Carabinieri di Reggio Calabria nel “Rione Modena”, 2 gli arresti, rinvenute armi, munizioni ed auto rubate.

Reggio Calabria 17 gennaio 2013 – Nella giornata di ieri oltre 70 carabinieri a Reggio Calabria sono stati impegnati in un servizio di controllo straordinario del territorio cittadino nell’ambito di un piano di intensificazione dei controlli del trritorio. Nel corso dell’operazione che ha visto sul campo l’impiego del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia reggina e della Stazioni di Reggio Calabria-Rione Modena, con il supporto dei militari della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione Sicilia, dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori e dei Cinofili, sono stati effettuati controlli a tappeto, di persone sottoposte a misure limitative della libertà, veicoli con decine di perquisizioni domiciliari. La finalità del servizio era principalmente combattere l’odioso fenomeno dei reati di natura predatoria. Molto positivi i risultati del servizio.

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Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”

Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”

Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”

Con la sua audizione è ripreso oggi nell’aula bunker delle Vallette il maxi processo ‘Minotauro’ contro la criminalità calabrese che opera in Piemonte

Cesare casella al momento della liberazione

Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”
9 gennaio 2013

Processo Minotauro, è il giorno di Marando: “Partecipammo al sequestro Casella”

Oggi ha parlato Rocco Marando, uno dei pentiti di ‘ndrangheta piu’ importanti della procura di Torino. Con la sua audizione è ripreso oggi nell’aula bunker delle Vallette il maxi processo ‘Minotauro’ contro la criminalità calabrese che opera in Piemonte.

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Minotauro: il processo contro l’ndrangheta partì da una lavanderia

Minotauro: il processo contro l’ndrangheta partì da una lavanderia

L’inchiesta che ha portato al processo Minotauro è partita nel 2009 tenendo d’occhio una lavanderia calabrese. Questa apparteneva ad una famiglia malavitosa

Luigi Silipo

 15 gennaio 2013

Uno dei più grandi processi contro l’ndrangheta degli ultimi anni è iniziato tenendo d’occhio una lavanderia di Reggio Calabria. Lo ha spiegato questa mattina il capo della squadra mobile della Polizia, Luigi Silipo, a proposito del processo Minotauro che si sta svolgendo da diverse settimane all’interno di un bunker alle Vallette. Settantatré le persone imputate, mentre un’altra sessantina sono già stati condannati con rito abbreviato.

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Omicidio a Lamezia Terme: Antonio Gagliardi ucciso in un agguato

Omicidio a Lamezia Terme: Antonio Gagliardi ucciso in un agguato

Omicidio ieri pomeriggio a Lamezia Terme (Catanzaro) nel quartiere Capizzaglie. Antonio Gagliardi, di 41 anni, parente di un collaboratore di giustizia, è stato ucciso sotto l’abitazione della fidanzata in via Bizantini. L’uomo era appena entrato nella sua macchina quando è stato raggiunto da diversi colpi di pistola esplosi con una calibro 7.65.

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