Operazione “Saggezza”, il prete di Grotteria si adoperò per evitare il pagamento del pizzo

Operazione “Saggezza”, il prete di Grotteria si adoperò per evitare il pagamento del pizzo

PIZZO LE DRITTE DEL PARROCO

Per gli investigatori qualcuno avvicinò il sacerdote per i lavori di ristrutturazione della chiesa

di PASQUALE VIOLI

LOCRI – «Ci dobbiamo vedere per conto nostro…per evitare problemi là in zona…perchè sia qualcuno già vuole metterci il naso e così per prepararti come ti devi comportare in quella zona…qualcuno mi ha detto mi raccomando quando arrivano falli venire da me…probabilmente hai già capito chi…per evitare di avere problemi lì…capisci…per evitare che ci siano infiltrazioni che creino fastidi all’esecuzione dei lavori…già sono quattro soldini poi se ci mettiamo a fare i pensierini non ci stiamo proprio…poi ci vediamo e ti spiego bene come la situazione…come dobbiamo prendere il fatto là».

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Operazione contro la ‘ndrangheta 37 arresti tra Locride e Como

Operazione contro la ‘ndrangheta 37 arresti tra Locride e Como

Nel mirino delle cosche gli appalti sul Lario

La lista dei reati contestati è lunghissima e va dall’estorsione all’illecita concorrenza negli appalti pubblici, dalla truffa all’esercizio abusivo del credito, fino all’intestazione fittizia di beni, il tutto con l’aggravante delle modalita’ mafiose e della transnazionalita’

Operazione "Saggezza" contro la 'ndrangheta

Operazione “Saggezza” contro la ‘ndrangheta

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‘Ndrangheta. Condannati in primo grado dal tribunale di Paola: Franco La Rupa a sette anni e Tommaso Signorelli a sei anni

‘Ndrangheta. Condannati in primo grado dal tribunale di Paola: Franco La Rupa a sette anni e Tommaso Signorelli a sei anni

Questa la pena per l’ex consigliere regionale decisa dal tribunale di Paola al termine del processo di primo grado scaturito dall’operazione Nepetia contro i presunti appartenenti alla cosca di ‘ndrangheta dei Gentile di Amantea che, secondo l’accusa, aveva tentato di infiltrarsi nelle istituzioni, condizionandone l’attività.

L’ex consigliere regionale Franco La Rupa è stato condannato a 7 anni di reclusione ed un ex assessore del Comune di Amantea, Tommaso Signorelli, a 6, dal tribunale di Paola al termine del processo di primo grado scaturito dall’operazione Nepetia contro i presunti appartenenti alla cosca di ‘ndrangheta dei Gentile di Amantea (Cosenza) che, secondo l’accusa, aveva tentato di infiltrarsi nelle istituzioni, condizionandone l’attività.

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Nelle carte di Reggio Calabria spunta il nome di Guaglianone

.Nelle carte di Reggio Calabria spunta il nome di Guaglianone

..) Si parla di aziende che passano di mano in mano, di immobiliari, autonoleggi. E di uno strano ufficio in via Durini già finito sui giornali nell’inchiesta sugli affari sporchi della Lega Nord.Il politico milanese di cui si parla nel rapporto è Pasquale Guaglianone, ma a Milano tutti lo conoscono come Lino. Un passato da ultrà di destra, grande passione per le arti marziali e per il business immobiliare.

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Infiltrazioni ‘ndrangheta in Piemonte, 22 arresti

Infiltrazioni ‘ndrangheta in Piemonte, 22 arresti

Operazione scattata dopo ferimento di 4 pregiudicati

 Il Procuratore Giancarlo Caselli

Una maxi-operazione dei carabinieri contro la ‘Ndrangheta è in corso tra il Piemonte e la Calabria: 22 le ordinanze di custodia cautelare eseguite, su ordine del gip di Torino. I carabinieri stanno anche facendo 40 perquisizioni e sequestri di beni. Le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri di Torino riguardano affiliati alla ‘ndrangheta ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, estorsione, ricettazione e altro. Ad alcuni degli arrestati sono stati sequestrati beni mobili e immobili del valore stimato di diversi milioni di euro.

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Medici e professionisti: la ‘Ndrangheta bene della Lombardia

Medici e professionisti: la ‘Ndrangheta bene di Lombardia

Alessandro Da Rold e Luca Rinaldi

Silvia Fagnani sorrideva in foto con Berlusconi, il presidente del Pdl, il partito che l’aveva fatta diventare consigliere comunale a Sedriano.

E’ lei uno dei personaggi di punta di questa nuova borghesia lombarda legata alla ‘Ndrangheta, capace di condizionare le elezioni e fare affari

alle spalle dei cittadini.

Affari. Donne e «troioni». Le figlie in politica e con un posto assicurato all’Aler, azienda pubblica di residenza popolare. Poi le foto con l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, le Ferrari, i night club, la corruzione e i ricatti alla politica di centrodestra. E quindi le storie di corna e di letto che non possono mai mancare in provincia. Il ritratto degli esponenti della ‘Ndrangheta in Lombardia è quello di un classe dirigente che negli anni ha saputo camuffarsi alla perfezione tra le maglie della buona borghesia di rito ambrosiano. È una classe dirigente cresciuta nel mito del Cavaliere e di Forza Italia, del «non fare della politica una professione»

I colletti bianchi delle cosche calabresi hanno imparato a muoversi con abilità negli anni, hanno saputo scalzare mafia e camorra. Hanno amici in politica o tra chirurghi di fama. Conoscono il codice di diritto commerciale, vantano avvocati e commercialisti di grido, aprono e chiudono aziende in tutte le zone del territorio lombardo. Ci sanno fare. Fanno estorsioni in bar e ristoranti, da Cremona fino a Morbegno, in provincia di Sondrio.

Della banda il personaggio di spicco è Eugenio Costantino detto “l’elegantone” e ritenuto dagli inquirenti personaggio centrale dell’operazione e delle attività della cosca Di Grillo-Mancuso. Costantino è personaggio dai mille volti con interessi che vanno dall’imprenditoria (fino al 2004 è socio accomandante della società La Triade, insieme a Camillo Rende, arrestato e poi condannato a 6 anni e 8 mesi per associazione di stampo mafioso e usura), alla politica, passando per episodi criminali di tipo estorsivo.

Secondo l’antimafia di Milano Costantino partecipa alle attività della cosca «come procacciatore di “affari” e di contatti». È lui che, stando alle indagini, procura il contatto con l’assessore alla Casa di Regione Lombardia Domenico Zambetti, poi coltivandolo nel tempo arrivando alla compravendita di voti per sostenere l’assessore.

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Non solo appalti: nella relazione dei commissari, la scalata delle ndrine a coop e Terzo settore

Non solo appalti: nella relazione dei commissari, la scalata delle ndrine a coop e Terzo settore

reggiocalabria palazzosangiorgio


di Alessia Candito – C’è un’altra frontiera dell’indebita appropriazione di soldi, fondi e finanziamenti pubblici che i clan reggini hanno varcato negli anni ruggenti esaminati dalla commissione d’accesso nella propria relazione, servita al Ministro Anna Maria Cancellieri per proporre e incassare lo scioglimento del Consiglio Comunale: quella delle cooperative e del terzo settore.

Un settore importante dell’Ente comunale e che riceve altrettanto importanti finanziamenti: da gennaio 2011 al febbraio 2012, si legge nella relazione, “risultano impegnati Euro 10.486.000 dei 56.546.300 complessivamente impegnati dall’Ente nel periodo”. Una fetta di torta troppo importante perchè le cosche non se ne interessassero. “Recenti indagini giudiziarie effettuate dalle forze dell’ordine hanno evidenziato come alcune famiglie criminali attraverso la costituzione di associazioni e cooperative, spesso intestate ad anonimi prestanome, abbiano ricevuto l’affidamento di alcuni servizi di carattere sociale finanziati dall’Ente”, annotano i commissari, che sottolineano “ancor più inquietante, la circostanza che, i casi individuati abbiano avuto ad oggetto lo svolgimento di funzioni assistenziali rivolte ai ragazzi”.

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‘Ndrangheta: processo Minotauro, Buquicchio (Idv) bene Regione Piemonte parte civile

‘Ndrangheta: processo Minotauro, Buquicchio (Idv) bene Regione Piemonte parte civile

Torino, 8 ott. – (Adnkronos) – “Si tratta indubbiamente di una grande soddisfazione per me e per il gruppo Idv. La costituzione di parte civile rappresenta un dovere per ogni Istituzione, non certo un atto formale”. Lo afferma Andrea Buquicchio, capogruppo Idv in Regione Piemonte, dopo che la giunta regionale oggi ha deciso che l’ente si costituira’ parte civile nel processo “Minotauro” , sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel torinese, che si aprira’ il prossimo 18 ottobre.

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