‘Ndrangheta, operazione ‘Sistema’: tentativi cosche di condizionare politica a Reggio Calabria

‘Ndrangheta, operazione ‘Sistema’: tentativi cosche di condizionare politica a Reggio Calabria

Reggio Calabria, 8 nov. (Adnkronos) – Le cosche reggine hanno tentato di condizionare l’attivita’ politica a Reggio Calabria alle elezioni del 2007 con propri candidati di riferimento. E’ quanto emerge dall’indagine ‘Sistema’ che questa mattina ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare per otto soggetti ritenuti affiliati o vicini alla cosca Crucitti della zona Condera-Pietrastorta.

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Vendola ed i suoi senza freni-Assolvono black e boss mafiosi

Vendola ed i suoi senza freni-Assolvono black bloc e mafiosi

Nonostante passi per fenomeno della comunicazione politica, da qualche giorno Nichi Vendola sta assestando mazzate micidiali alla propria immagine. Da quella pazientemente costruita di uomo di sinistra mite e poetico ancorché compagno, sta diventando quella di un Bertinotti in sedicesimo, stretto tra frequentazioni impresentabili e velleitarismi da estrema sinistra.

Ad incrinare maggiormente la «narrazione» (per usare in termine d’area) del Vendola moderato e redento dagli errori del passato è la gestione del dopo-15 ottobre. Con la ricaduta nel peccato originale della sinistra radicale: ossia il non potere o volere recidere senza ambiguità i legami con le frange più estreme dei movimenti. Se già nei giorni scorsi il governatore della Puglia si era dimostrato virtuoso del distinguo, con l’intervista rilasciata ieri a Repubblica ha compiuto il salto di qualità, spiegando che tra Berlusconi e i black bloc non c’è poi tutta questa differenza e che i black bloc medesimi vanno capiti in quanto «figli del precariato» («La sinistra si faccia carico della loro rabbia», intima). Fin qui, niente di nuovo. Sinistra, ecologia e libertà (il partito di Vendola) flirta notoriamente con i movimenti, indignados inclusi, e parlare dei violenti nei termini usati dagli esponenti del partito in questa settimana fa anche parte del gioco.

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Mosaico dei giorni – Il buon politico secondo don Sturzo

Mosaico dei giorni
Il buon politico secondo don Sturzo
28 giugno 2011 – Tonio Dell’Olio

Tonio Dell’Olio

“C’è chi pensa che la politica sia un’arte che si apprende senza preparazione, si esercita senza competenza, si attua con furberia.

È anche opinione diffusa che alla politica non si applichi la morale comune, e si parla spesso di due morali, quella dei rapporti privati, e l’altra (che non sarebbe morale né moralizzabile) della vita pubblica. La mia esperienza lunga e penosa mi fa invece concepire la politica come saturata di eticità, ispirata all’amore per il prossimo, resa nobile dalla finalità del bene comune”.

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Perché è la gente che fa la storia

Perché è la gente che fa la storia

di Massimiliano Perna – ilmegafono.org

Nonostante la sconfitta, non c’è segno di resa, non ci sono spugne che cadono per decretare la fine. Sono andati ko ma continuano ad occupare il ring, ad imprecare, insultare il popolo, negare l’esito di una grande mobilitazione di massa

Le schiene dritte e gli occhi aperti, in mano un foglio di carta con tanti timbri, addosso quella sensazione di entusiasmo che forse in tanti avevamo dimenticato. Votare, scegliere, decidere laddove altri tentennano o vanno in direzione opposta al futuro dell’intera popolazione e delle generazioni che verranno. Il trionfo della democrazia, la conferma che è ancora salda, nonostante tutto, e che forse si parla di regime con troppa facilità. Sì, perché talvolta diventa un alibi per non mobilitarsi, per non impegnarsi. Invece non c’è alcun regime, ci sono dei tentativi, ma non scalfiscono le strade ancora aperte e larghe della democrazia. Basta solo popolarle, ricominciare ad affollarle. Le amministrative prima e il referendum poi hanno dato una dura lezione a chi si ostina ad affondare le flaccide terga nelle poltrone dai manici dorati, rimanendo sordo all’urlo di cambiamento che, pacificamente, si sta levando in tutta Italia. “Andiamo avanti”, rispondono. Come se niente fosse, dimenticando che il nucleare era uno dei punti principali del programma di governo e che gli elettori lo hanno inesorabilmente bocciato. Fingendo di ignorare che il 95% degli italiani ha proclamato l’abrogazione del legittimo impedimento, ossia la legge ad personam con cui il Caimano ha cercato di salvarsi dai processi.

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Chi ha paura della democrazia

Mosaico dei giorni
Chi ha paura della democrazia
3 maggio 2011 – Tonio Dell’Olio

Dal sito di Slow Food vengo a sapere che tutti i cantanti che si sono esibiti il primo maggio in Piazza San Giovanni a Roma hanno dovuto firmare una liberatoria impegnandosi a non toccare i temi dei referendum del 12 e 13 giugno prossimi.

La motivazione ufficiale mi sembra quanto mai vana: la Commissione di Vigilanza non ha ancora varato il regolamento.

Sarebbe una motivazione a favore dell’ “allora se ne può parlare”. In ogni caso discuterne è sempre meglio che no.In una democrazia.

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Collegi della Provincia di Reggio Calabria

Ecco i collegi per le prossime elezioni provinciali. La legge, infatti, ha ridotto gli attuali seggi a 24 imponendo una drastica cura dimagrante. I collegi, numerati da 1 a 24, prendono il nome dal paese più popoloso che ne fa parte. Otto collegi hanno quote di territorio che fanno parte del Comune di Reggio Calabria. Accanto ad ogni paese il numero degli abitanti. I collegi sono:

1) Bagnara 20.087 ab. cinque paesi: Bagnara (11.230), Melicuccà (1.079), San Procopio (617), San Roberto (1.985) Scilla (5.176).

2) Bovalino 24.206 ab. otto paesi: Ardore (4.820), Benestare (2.426), Bianco (4.047), Bovalino (8.358), Caraffa del Bianco (622), Careri (2.443), Casignana (775), Sant’Agata del Bianco (715).

3) Caulonia 21.614 ab. nove paesi: Bivongi (1.596), Camini (736), Caulonia (7.756), Monasterace (3.426), Pazzano (799), Placanica (1.507), Riace (1.605), Stignano (1.373), Stilo (2.816).

4) Cittanova 24.267 ab. sei i paesi: Cittanova (10.675), Feroleto della Chiesa (1.872), Melicucco (4.996), Molochio (2.806), San Giorgio Morgeto (3.384), Terranova Sappo Minulio (537).

5) Condofuri 27.403 ab. undici paesi: Africo (3.465), Bova (474), Bova Marina (3.967), Brancaleone (3.882), Bruzzano Zeffirio (1.401), Condofuri (5.055), Ferruzzano (852), Palizzi (2.709), Samo (1.097), San Luca (4.106), Staiti (395).

6) Gioia Tauro 22.101 ab. due i paesi: Gioia Tauro (17.762) e San Ferdinando (4.339).

7) Gioiosa Jonica 25.063 ab. sei i paesi: Gioiosa Jonica (7.044), Grotteria (3.611), Marina di Gioiosa (6.440), Martone (597), Roccella Jonica (6.762), San Giovanni di Gerace (609).

8) Locri 21.677: sei i paesi: Antonimina (1.442), Ciminà (683), Locri (12.997), Platì (3.823), Portigliola (1.343), Sant’Ilario (1.389).

9) Melito Porto Salvo 24.238 ab. sei i paesi: Bagaladi (1.286), Melito (10.506), Montebe,llo Jonico (6.922), Roccaforte del Greco (802), Roghudi (1.365), San Lorenzo (3.357).

10) Oppido Mamertina 20.993 ab. otto i paesi: Cosoleto (976), Delianuova (3.584), Oppido Mamertina (5.559), Santa Cristina d’Aspromonte (1.095), Sant’Eufemia d’Aspromonte (4.074), Scido (1.047) Sinopoli (2.329), Varapodio (2.329).

11) Palmi 22.787 ab. due paesi: Palmi (19.435), Seminara (22.787).

12) Polistena 24.348 ab. cinque i paesi: Anoia (2.378), Cinquefrondi (6.461), Giffone (2.182), Maropati (1.736), Polistena (11.591).

13) Reggio 1. 22.947 ab. parte di Rc (Ravagnese San Gregorio, San Gregorio, Sabbie Bianche, Pellaro (16.498) e Motta San Giovanni (6.449).

14) Reggio 2 24.245 ab. parte di Rc (Ortì, Podargoni, Sala di Mosorrofa, Mosorrifa, Cataforio, San Salvatore, Gallina, Arasì, Schindilifà, Straorino, Cerasi, Pavigliana, Ravagnese Arangea, Saracinello, Olivetto, Bovetto, Rosario Valanidi, Trunca, Croce Valanidi, Trapezi, Vinco, Santa Venere, Vallone Menga, Baraccone) 21.920 e Cardeto (2.325).

15) Reggio 3. 23.312 ab. parte di Rc (rione Ferrovieri, Stadio, Gebbione, Ravagnese Superiore, Sant’Elia di Ravagnese).

16) Reggio 4 24.502 ab. parte di Rc (Sbarre, Ciccarello, Modena, Petrillina, Seminario, Pio XI, Modena, Casa Unnra, Diramazione Laboccetta).

17) Reggio 5 24.855: parte di Rc (Cannavò, Crocefisso, Sant’Agata, Spirito Santo, San Cristofaro, Carrubara, San Sperato, Maria Ausiliatrice, Modena Ciccarello, Pietrastorta, Modena Boschicello, Mili, Modena San Sperato, Mezzacapo, piazza Carmine, piazza Duomo, piazza Castello).

18) Reggio 6 23.350 ab. parte di Rc (San Marco, Caserta, Cappuccinelli, Villini Svizzeri, Sant’Antonio, Schiavone, Rausei, Cardinale Portanova, stazione Lido, Piazza del Popolo, Ponte della libertà, Fondo Versace, San Paolo, Vallone Petrara).

19) Reggio 7 23.753 ab. parte di Rc: (Archi, Terreti, Santa Caterina, Vito, San Brunello, Eremo, San Giovannello, Casalotto, Manfroci e Borrace Crocevia)

20) Reggio 8 22.253 ab. parte di Rc (Gallico, Sambatello, San Giovanni di Sambatello, Catona, Salice, Rosalì, Villa San Giuseppe, Arghillà, Pettogallico, Concessa)

21) Rosarno 26.156 ab. sei i paesi: Candidoni (410), Galatro (2.307), Laureana di Borrello (5.709), Rosarno (15.051), San Pietro di Caridà (1.715), Serrata (964).

22) Siderno 24.726 ab. cinque i paesi: Agnana Calabra (673), Canolo (957), Gerace (2.973), Mammola (3.389), Siderno (16.734).

23) Taurianova 23.449 ab. due i paesi: Rizziconi (7.650) e Taurianova (15.799).

24) Villa San Giovanni 21.981 ab. sette i paesi: Calanna (1.183), Campo Calabro (4.074), Fiumara (1.201), Laganadi (498), Sant’Alessio d’Aspromonte (436), Santo Stefano d’Aspromonte (1.470), Villa San Giovanni 13.119.

Il Pdl contro il reato di apologia fascismo

Il Pdl contro il reato di apologia fascismo
Schifani “esterrefatto”, l’ira dell’opposizione

Presentato al Senato un ddl costituzionale per l’abolizione della norma transitoria e finale che vieta la “riorganizzazione del disciolto partito fascista”. Pd: “Grave e offensivo per la storia del Paese”. Idv: “Hanno gettato la maschera”. Il presidente del Senato auspica che il progetto venga ritirato. Protesta la comunità ebraica. I firmatari: “E’ un adeguamento dell’ordinamento”

ROMA – Un disegno di legge costituzionale che abolisce la XII norma transitoria e finale della Costituzione, quella che vieta “sotto qualsiasi forma, la riorganizzazione del disciolto partito fascista”.

Lo ha presentato al Senato, lo scorso 29 marzo, il senatore del Pdl Cristano De Eccher (Pdl), cofirmatari i senatori del Pdl Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totaro e il senatore Fli Egidio Digilio, che dopo un colloquio con il vicepresidente del suo gruppo Italo Bocchino ha deciso di ritirare la firma.

Sulla base di quella norma costituzionale nel 1952 venne introdotto nella cosiddetta legge Scelba il reato di apologia del fascismo.

 

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Lo scontro infinito

Lo scontro infinito

Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Palamara risponde ai duri attacchi del premier: “Mettere in maniera così violenta in discussione una funzione dello Stato rischia veramente di sovvertire quelli che sono gli equilibri, ogni inchiesta della magistratura viene strumentalizzata”. La replica del portavoce del Pdl Capezzone: “E’ la parte politicizzata della magistratura a determinare il rischio di sovvertire l’equilibrio delle istituzioni”

Berlusconi – magistrati, dopo il comizio di ieri e il “lancio” di una commissione parlamentare d’inchiesta da parte del premier, prosegue il match a distanza. I toni aspri fanno pensare a un inizio “ufficiale” della campagna elettorale. E’ giunta oggi al premier la dura risposta dell’Associazione nazionale magistrati. “Mettere in maniera così violenta in discussione una funzione dello Stato rischia veramente di sovvertire quelli che sono gli equilibri”. È la risposta di Luca Palamara, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, agli ultimi attacchi del premier alle toghe. “Ogni inchiesta della magistratura – aggiunge Palamara intervistato da Sky Tg24 – viene strumentalizzata, si attribuisce un colore ad ogni inchiesta: non vorrei che si dimenticasse il ruolo fondamentale che la funzione giudiziaria ha in uno stato democratico”.

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Siderno (Rc): nota di Oreste Romeo sulle amministrative di Siderno

Siderno (Rc): nota di Oreste Romeo sulle amministrative di Siderno

Ho riservato grande e compiaciuta attenzione ai resoconti di taluni organi di stampa sull’avvicinamento della Citta’ di Siderno alle prossime scadenze elettorali, rinnovo del Consiglio Comunale in primis.



 

Dal corpo di una serie di interessanti articoli, trasparendo la comprensibile curiosità di capire quale sarà il ruolo del nostro Movimento, ho appreso che il Gruppo denominato TRAC, composto da consiglieri ed ex assessori di Siderno (Giuseppe Tavernese, Francesco Rispoli, Giuseppe Ascioti e Antonio Commisso) avrebbe avviato da tempo un dialogo con LISTA SCOPELLITI PRESIDENTE.

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Il sistema Italia sotto la lente del Consiglio d’Europa

Il governo e l’Europa
Il sistema Italia sotto la lente del Consiglio d’Europa

 

24 giugno 2010
Sergio Sergi

In Italia i “continui attacchi del governo Berlusconi contro l’autorità giudiziaria mettono in pericolo il principio della separazione dei poteri e dell’indipendenza del sistema giudiziario”. Passato praticamente inosservato, questo giudizio è contenuto in una risoluzione approvata mercoledì dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, riunita nella sessione estiva. Ora, forse è l’abitudine, o addirittura l’apatia, o come dice Bersani il “conformismo” dilagante, fatto sta che questa notiziola, presente in un atto ufficiale di un organismo che rappresenta i cittadini di ben 52 Stati (Russia dell’amico Putin compresa) è sfuggita, diciamo, ai mezzi d’informazione.

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