
Processo Congiusta. Il papà della vittima all’ex consuocera:”Dica tutto quello che sa”
Verità contese,scintille in aula
Per Raso accompagnamento coatto, dubbi sul certificato medico
di PINO LOMBARDO per il Quotidiano
LOCRI 3 gennaio 2009 –
Scintille in aula nel processo sull’assassinio di Gianluca Congiusta che vede imputati Tommaso Costa e Giuseppe Curciarello in Corte d’Assise di Locri presieduta dal giudice Bruno Muscolo nel corso dell’audizione dei testi Pasquale Congiusta, Mario Congiusta e Gerolamo Raso, c’è stato anche il richiesto confronto tra i tre. Il confronto, che è stato acceso in molte occasioni, soprattutto quello tra Mario Congiusta e l’ex consuocera Raso.
Studenti di Roccella al processo Congiusta
Scritto da Redazione ilfattoonline.com
Martedì 03 Febbraio 2009 22:49
LOCRI – Ad assistere all’udienza del processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta, che si è tenuta martedì 3 febbraio presso l’aula della Corte d’Assise di Locri, presieduta da Bruno Muscolo con a latere Piercarlo Frabotta, era presente anche un delegazione di 15 studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “P. Mazzone” di Roccella Ionica.
Locri. Controesame del padre della fidanzata di Gianluca Congiusta,al quale il boss in aula lancia un appello
Costa a scarfò:”Dica la Verità”
Teste titubante.Dovrà ricomparire la moglie Gerolama Raso
di PINO LOMBARDO PER IL QUOTIDIANO
LOCRI – Su richiesta del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale antimafia reggina, Antonio De Bernardo, entreranno a far parte del procedimento in corso in Corte d’Assise sull'omicidio di Gianluca Congiusta, consumato a Siderno la sera del 24 maggio 2005, le ordinanze relative a due distinte operazioni condotte a dicembre.
Locri: Riprende oggi in corte d’assise il processo sul delitto di Gianluca Congiusta
Per Scarfò è l’ora del controesame
In precedenza la sua testimonianza aveva suscitato perplessità
di PINO LOMBARDO per il Quotidiano
LOCRI – Continuerà oggi, in Corte d’Assise di Locri presieduta dal giudice Bruno Muscolo, il controesame dell’imprenditore sidernese Antonio Scarfò,futuro suocero di Gianluca Congiusta assassinato a Siderno, con una scarica di lupara alla testa, la sera del 31 maggio 2005 mentre stava rientrando a casa. Indicato organizzatore di quell’efferato assassinio è Tommaso Costa,capo dell’omonimo clan ‘ndranghetistico sidernese,ed autore della missiva estorsiva inviata all’imprenditore Scarfò che,da quanto va emergendo,sarebbe stata la causa della uccisione del giovane Gianluca.
Mercoledì 03 Dicembre 2008 00:00
La trama
SIDERNO – Perché Antonio Scarfò, che tutto aveva denunciato: danneggiamenti attentati buste contenenti proiettili persino il lancio di pietre contro i vetri di autovettura, non denuncia la missiva contenente la richiesta estorsiva che Tommaso Costa ha inviato a dicembre 2003? Ebbene incontro al futuro suocero di Gianluca Congiusta giunge a far luce la verità di Tommaso Costa. Si proprio lo stesso che ha inviato quella lettera dal carcere di Palmi.
tommaso costa
Locri. Contraddizioni e tanti “non ricordo” del futuro suocero di Gianluca Congiusta
Scarfò rischia la denuncia
Muscolo: «Può incorrere in falsa testimonianza»
L’Industriale antonio scarfo
di PINO LOMBARDO per il Quotidiano
LOCRI – Antonio Scarfò, futuro suocero di Gianluca Congiusta, il giovane imprenditore sidernese assassinato la sera del 31 maggio 2005, sapeva sia dell’esistenza della lettera estorsiva inviatagli dalle carceri di Palmi da Tommaso Costa, sia che nella missiva era indicato il suo nome come ispiratore.
Locri. In aula Antonio Scarfò,futuro suocero di Gianluca parla della lettera estorsiva
L’Industriale antonio scarfò
“ La morte di Gianluca potrebbe essere collegata ai danneggiamenti subiti”
LOCRI – La morte di Gianluca Congiusta potrebbe essere collegata ai danneggiamenti estorsivi che Antonio Scarfò, suocero della vittima, stava subendo. E’ quanto emerso dall’audizione di Scarfò in Corte d’Assise di Locri presieduta dal giudice Bruno Muscolo con a latere il togato Frabotta, nell’ambito del procedimento penale per l’assassinio di Congiusta che vede alla sbarra Tommaso Costa, accusato di associazione e di aver organizzato il delitto, e Giuseppe Curciarello con la sola accusa di associazione a delinquere.
Gianluca Congiusta ucciso per un torto alla 'ndrangheta
Siderno – Un torto alla ‘ndrangheta si paga con la morte. Anche quando difendi la famiglia della tua fidanzata non sei giustificato, non ti possono giustificare. E l’onta la paghi con il sangue che scorre su un sedile della macchina, mentre stai rincasando, in una piovosa serata di maggio. Pare proprio sia questo il motivo che ha causato la morte di Gianluca Congiusta, il giovane imprenditore sidernese, colpito dai sicari della criminalità organizzata nel 2005.
Scarfò complice della lettera
L’imputato: “Missiva per far luce sui raid all’imprenditore"