PROCESSO CONGIUSTA IL MISTERO DELLA DENUNCIA MANCANTE

Processo Congiusta: il "mistero" della denuncia mancante

 

LOCRI – Prima il controesame delle parti civili poi l’esame della difesa di Tommaso Costa. Il processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta è proseguito davanti alla Corte d’assise del tribunale di Locri, presidente Bruno Muscolo a latere Frabotta, con l’escussione di Girolama Raso, la futura suocera del giovane commerciante sidernese ucciso nel maggio 2005.

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PROCESSO CONGIUSTA LA RASO NON CONVINCENTE

Locri. Controesame della suocera di Congiusta tra una serie di dubbi

 

La Raso non è convincente

 Non conosceva Costa,muta con il marito sul pizzo 

Della lettera estorsiva ricevuta qualche giorno prima del Natale 2003 la signora Girolama Raso non ne ha parlato col proprio marito,Antonio Scarfò,destinatario della missiva,ma ne ha parlato invece,il giorno dopo averla ricevuta,  col futuro genero Gianluca Congiusta.

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AL BOSS CRIMINALE NEGATO IL GRATUITO PATROCINIO

Da: Il Sole 24 Ore di Domenica 9 Novembre 2008

 Giustizia. Applicata la novità

Al boss criminale

negato il gratuito

patrocinio

 

 Roberto Galullo

REGGIO CALABRIA – Con il danno è stata evitata anche la beffa: il 6 novembre, ma la decisione si è conosciuta solo ieri, la Corte d'assise di Locri (Reggio Calabria) ha revocato il beneficio del gratuito patrocinio a spese dello Stato al mafioso calabrese Tommaso Costa, boss dell'omonima cosca.

Non solo. Il giudice Bruno Mascolo ha anche disposto la trasmissione delle cinque pagine della sentenza all'ufficio del Gip (il Giudice per le indagini preliminari)  per "il recupero delle eventuali spese anticipate dall'erario".

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PROCESSO CONGIUSTA DEPONE RASO

 

 Processo Congiusta

Revocato il gratuito patrocinio a Costa

  Oggi a Locri udienza per il processo Congiusta. Assente Antonio Scarfò, suocero di Gianluca, ha deposto la moglie di Scarfò, Raso Girolama. Ma la novità più importante della giornata di oggi è la revoca del gratuito patrocinio all’imputato Tommaso Costa, decisa dalla Corte d’Assise di Locri, presiedente Bruno Muscolo con a latere il togato Frabotta a seguito della richiesta del Pm De Bernardo. Questa dovrebbe essere la prima sentenza in questa direzione almeno in Calabria.(07.11.2008)Redazione di la Riviera 

Girolama Raso non sono mai venuti a minacciarci DI PERSONA i Costa

Il personaggio 

Girolama Raso: «Chi mi dice

che ci abbia minacciato Costa?»

 

LOCRI Arriva in compagnia del figlio, con Mario Congiusta neppure un saluto.

Di qua lei, di là lui.

Due estranei.

Anche con Alessandra e Roberta, le sorelle di Gianluca. Nemmeno uno sguardo.

Niente.


Tutto inizia con lei e il marito che decidono di non costituirsi parte civile:

«Ce l’hanno con noi perché non ci siamo costituiti parte civile.Ma io come faccio a costituirmi parte civile? E se Tommaso Costa non c’entrasse nulla nella vicenda? E se quella lettera con su scritto Tommaso non l’avesse spedita lui?
Non sono mai
venuti a minacciarci di persona, i Costa.

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PROCESSO CONGIUSTA LA CORTE REVOCA GRATUITO PATROCINIO A TOMMASO COSTA

Processo Congiusta,la corte revoca il gratuito patrocinio a Tommaso Costa 

Rocco Muscari  per Gazzetta del SudLocri

Svolta normativa nel processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta. La Corte d’assise di Locri, presiedente Bruno Muscolo, a latere Piercarlo Frabotta, ha revocato d’ufficio il gratuito patrocinio a Tommaso Costa, accusato di associazione a delinquere e di aver organizzato l’azione criminosa.

 La Corte ha accolto la richiesta del pm Antonio De Bernardo, ritenendo fondato il principio della legge 125 del 24 luglio 2008 nella quale il legislatore poneva un limite al gratuito patrocinio, ovvero al pagamento da parte dello Stato delle parcelle dei legali degli imputati stabilendo l’esclusione, “a prescindere dai limiti del reddito”, di tutti gli ascritti che risultino condannati con sentenza definitiva per i reati di associazione a delinquere e per traffico di sostanze stupefacenti.

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Processo Congiusta Lettera estorsiva inviata ad Antonio Scarf?

 Processo  Congiusta Lettera estorsiva inviata ad Antonio Scarfò 

Lettera estorsiva inviata il 19 dicembre 2003  ad Antonio Scarfò e ricevuta,qualche giorno prima del Natale 2003 dalla moglie Gerolama Raso. Letta ieri in aula dal presidente e riconosciuta nei contenuti dalla signora Raso.  

l'industriale antonio scarfò

Signor Scarfò sono stato delegato da Tommaso Costa a farvi un discorso per motivi che comprenderà ho preferito fare così.

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PROCESSO CONGIUSTA LE CONTRADDIZIONI DELLA RASO

Processo Congiusta. In aula la futura suocera di Gianluca.Il marito, antonio scarfò,assente

Le contraddizioni della Raso

Risposte poco chiare sulla missiva

 

                                                         girolama raso
 Della lettera estorsiva ricevuta qualche giorno prima del Natale 2003, la signora Gerolama Raso,ne aveva parlato con Gianluca Congiusta,suo futuro genero,che si era fatto una fotocopia e con i figli e la nuora,ma non aveva detto alcunché al marito,Antonio Scarfò,vero destinatario della missiva estorsiva che, come è detto nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Tommaso Costa, quest’ultimo,  dalle carceri di Palmi dove si trovava ristretto, aveva inviato alla propria moglie affinché la spedisse  per farla ricevere da Antonio Scarfò.
Questa la sostanziale novità emersa ieri dall’esame della donna condotto dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale reggina,Antonio De Bernardo, in Corte d’Assise di Locri,presieduta dal giudice Bruno Muscolo con a latere il togato Frabotta, nell’ambito del procedimento penale relativo il barbaro assassinio di Gianluca Congiusta e che vede alla sbarra Tommaso Costa, accusato di associazione di stampo mafioso nonché anche di aver organizzato l’assassinio del giovane,e Giuseppe Curciarello accusato solo di associazione a delinquere di stampo mafioso.
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REVOCATO IL GRATUITO PATROCINIO AL BOSS DI SIDERNO TOMMASO COSTA

La decisine del giudice nel corso dell’udienza del processo Congiusta

 

Revocato  il gratuito patrocinio

al boss di Siderno Tommaso Costa

tommaso costa

 

La Corte d’Assise di Locri,preseduta dal giudice Bruno Muscolo con a latere il togato Frabotta,ieri ha revocato il beneficio del gratuito patrocinio a spese dello Stato concesso,il 21febbraio del 2007, dal Gip distrettuale di Reggio Calabria a Tommaso Costa nell’ambito del procedimento penale inerente l’assassinio di Gianluca Congiusta e  pendente a Locri dinnanzi la medesima Corte. 

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