“Lettera Morta”: sospesi i termini di custodia cautelare

“Lettera Morta”: sospesi i termini di custodia cautelare

 

REGGIO CALABRIA. Sospesi i termini di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque imputati sotto giudizio nel processo d’appello scaturito dall’operazione “Lettera morta”. Il provvedimento che riguarda Francesco Costa, 30 anni, di Siderno, Pietro Costa, 59 anni di Siderno, Michele Di Corso, 46 anni, di Lucera in provincia di Foggia, Valentino Di Santo, 34 anni, di Foggia, Cosimo Salvatore Panaia, 40 anni, di Gioiosa Jonica, è stato emesso dai giudici della prima sezione penale della Corte di Appello (Mario Samperi presidente, Giuliana Campagna e Giuseppe Lombardo consiglieri). Il processo, vede sul banco degli imputati undici persone che devono rispondere a vario titolo di associazione mafiosa e di traffico di sostanze stupefacenti.

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Processo Congiusta-Sapevo della lettera intimidatoria alla mia famiglia

In aula la fidanzata di Gianluca Congiusta Conferma: “Sapevo della lettera intimidatoria alla mia famiglia

Katia cinque ore sotto torchio

E su una presunta relazione Scarfò riferisce: “Quella donna non mi piaceva”

 Pino Albanese

SIDERNO – Donne in scena al processo Congiusta. Protagonista principale Katia Scarfò la fidanzata del giovane assassinato a Siderno la sera del 25 maggio del 2005 che ha confermato di sapere della lettera intimidatoria ricevuta dalla famiglia Scarfò e poi ha ammesso di avere nutrito “sospetti” su una donna che avrebbe fatto delle “avances” a Gianluca “ma lui ha sempre negato di avere una relazione con un altra donna”. 

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PROCESSO CONGIUSTA -GIANLUCA ERA L’AMICO DI TUTTI

Processo Congiusta, ancora testi della difesa. Il giovane non era solare come al solito prima del delitto

Gianluca era l’amico di tutti

 

Dalla vendita di un terreno alle ipotesi del movente formulate dopo l’omicidio 

Locri- continua ad emergere, attraverso le testimonianze che si stanno susseguendo nel processo, che Gianluca Congiusta avesse qualche problema prima di venire ucciso o che, comunque, si mostrasse pensieroso. Elemento che si notava subito in un ragazzo che, invece, viene descritto da tutti come una persona “solare”, il termine più utilizzato insieme ad allegro, disponibile, scherzoso.

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Al processo Congiusta testimonianza controcorrente

Al processo Congiusta testimonianza controcorrente rispetto alle altre di una dipendente della vittima

“Non era solare come prima”

Sentito anche Panetta che con Gianluca aveva acquistato un terreno 

 di RAFFAELLA RINALDIS

 

 

LOCRI – “Gianluca appariva meno solare rispetto a come ero abituata a vederlo”, questo il commento della giovane commessa che lavorava nel centro telefonia di Congiusta.

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Processo Congiusta In aula il confronto Maviglia-Caridi

Processo Congiusta

In aula il confronto tra versioni discordanti

Locri 14 maggio

Continua ad esserci sostanziale dissonanza tra le dichiarazioni rese dai testi Giuseppe maviglia, ex sindaco di Africo e Francesco Caridi, giornalista a capo dell’Ufficio stampa del comune di Sidereo durante l’udienza del processo per l’omicidio del giovane imprenditore Gianluca Congiusta.

 

 

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Sul delitto di Gianluca Congiusta versioni contrastanti tra Ferreri e Mazz

Sul delitto di Gianluca Congiusta versioni contrastanti tra Ferreri e Mazzà

Processo dei confronti

 Locri – è diventato il processo dei confronti quello sul caso dell’omicidio di Gianluca Congiusta. Nell’incertezza delle dichiarazioni contrastanti tra i testimoni, si cerca di trarre qualche indicazione mettendo a confronto le due differenti versioni per ottenere quelle sfumature che portino a comprendere la verità. Così è accaduto ieri, nel corso della lunga udienza svoltasi davanti alla Corte d’assise presieduta dal giudice Bruno Muscolo, coadiuvato dal collega Francesco Frabotta.  

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Processo Congiusta Sentiti i testi ma le versioni contrastano

Congiusta, sentiti i testi

 

La difesa chiama Ferreri e Mazzà. Ma le versioni contrastano

Una udienza transitoria quella che si è celebrata ieri in Corte d’Assise a Locri – giudice Bruno Muscolo – sulla assurda morte di Gianluca Congiusta, giovane imprenditore sidernese giustiziato la notte del 24 maggio in una stradina semi periferica del grosso centro del reggino.

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