GIANLUCA CONGIUSTA. Una strada per ricordare che la ‘ndrangheta ha perso

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di Simona Musco

«Se pensavate di ucciderli vi siete sbagliati. Loro, le vittime, continuano a volare. Voi ‘ndranghetisti avete perso. Questo luogo, che volevate luogo di morte, sta diventando luogo di vita. Noi non vi odiamo, perché non siamo come voi. Salvate i vostri figli, non fate fare loro la vostra vita di latitanza e carcere. Se decidete di farlo troverete il nostro aiuto. Oggi non è un giorno di lutto, è un giorno di festa perché la ‘ndrangheta ha perso e noi abbiamo vinto».

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La morte di Provenzano, la vittoria delle vittime ci impone di insistere

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Antonio Maria Mira

Undici tonnellate di coca sequestrate fra la Colombia e la Locride ( con video degli arresti)

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di Roberto Galullo

Tre miliardi in fumo per il narcotraffico internazionale sull’asse Colombia-Locride. Una maxi operazione antidroga condotta in sinergia tra la Guardia di finanza, la polizia nazionale colombiana e la Dea (l’Agenzia antidroga statunitense) ha permesso in queste ore di sgominare un’organizzazione internazionale di narcotrafficanti, arrestare 33 soggetti e sequestrare oltre 11 tonnellate di cocaina, con un valore al dettaglio di oltre tre miliardi.

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Preso in Calabria il boss Fazzalari (e la storia della testa mozzata al rivale)

L’uomo è il secondo dei ricercati dopo Messina Denaro

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Roma, 26 giu. (askanews) – Il boss latitante Ernesto Fazzalari è stato preso nelle prime ore del giorno a Molochio, una frazione di Monte Trepitò, in provincia di Reggio Calabria dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale. In una nota si ricorda che l’arresto è stato eseguito in base ad un ordine di carcerazione ed una condanna all’ergastolo per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, porto e detenzione illegale di armi. Fazzalari è il secondo dei ricercati per importanza e pericolosità dopo Matteo Messina Denaro.

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Marcia nazionale degli AMMINISTRATORI SOTTO TIRO

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LA MARCIA

Da quando, nel 2011, abbiamo pubblicato il primo rapporto “Amministratori sotto tiro”, abbiamo assistito ad un trend crescente di minacce, intimidazioni e aggressioni contro donne e uomini che in tutto il Paese, hanno deciso di mettersi in gioco per governare le loro comunità.

 

Abbiamo sempre creduto che fosse necessario far conoscere quanto accade per essere vicini alle persone colpite e per sottolineare che queste siano questioni che riguardano la qualità della democrazia del nostro Paese e la possibilità, per chi ricopre incarichi istituzionali, di farlo con libertà e sicurezza, senza essere condizionato o condizionabile.

Proprio per questo abbiamo scelto di organizzare la prima Marcia nazionale degli amministratori sotto tiro il prossimo 24 giugno.  Abbiamo scelto di andare in Calabria, una terra dove le minacce e le intimidazioni verso gli amministratori locali crescono costantemente e in modo sempre più spaventoso.

Accanto alla Marcia, quello stesso giorno, a Gioiosa Ionica presenteremo il Rapporto “Amministratori sotto tiro 2016″, invitando sindaci, rappresentanti istituzionali, associazioni, rappresentanti del mondo del lavoro, studenti e cittadini.

Dal palco, dopo l’intervento di apertura del Sindaco della città, Michele Tripodi, anch’egli più volte oggetto di minacce e intimidazioni, si alterneranno gli interventi di:

Nicola Irto, Presidente del Consiglio Regionale della Calabria
Doris Lo Moro, Presidente della Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali
Rosy Bindi, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia; • Filippo Bubbico, Vice Ministro dell’Interno;
Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico.