politica
Assemblea del PD, don Ernesto Magorno: se mi arrestano me la canto
Da Iacchite –
30 luglio 2016
Il PD riunito a Camigliatello, tra uno spuntino e un litrozzo di vino al fresco della Sila, apre i lavori di quello che passerà alla storia come il conclave della falsità. Delle doppie facce, dell’ambiguità.
GIANLUCA CONGIUSTA. Una strada per ricordare che la ‘ndrangheta ha perso
di Simona Musco
«Se pensavate di ucciderli vi siete sbagliati. Loro, le vittime, continuano a volare. Voi ‘ndranghetisti avete perso. Questo luogo, che volevate luogo di morte, sta diventando luogo di vita. Noi non vi odiamo, perché non siamo come voi. Salvate i vostri figli, non fate fare loro la vostra vita di latitanza e carcere. Se decidete di farlo troverete il nostro aiuto. Oggi non è un giorno di lutto, è un giorno di festa perché la ‘ndrangheta ha perso e noi abbiamo vinto».
LA SANTA | «Ecco chi sono i “riservati” di Reggio Calabria»
Avvocati, professionisti, politici, insospettabili: tutti inseriti tra i massoni “invisibili” dai collaboratori di giustizia.
C’è un mare di nomi nei verbali dei pentiti Lo Giudice e Virgliglio. E la Dda va a caccia di riscontri e approfondimenti.
REGGIO CALABRIA Le fonti di conoscenza dei due collaboratori sono diverse, come diversa è la caratura, ma per il giudice entrambi sono assolutamente attendibili e le loro dichiarazioni sono da ritenersi credibili e genuine. I pentiti Nino Lo Giudice e Cosimo Virgiglio, nel corso di interrogatori recentissimi su cui gli approfondimenti sono già in corso, hanno svelato al pm Giuseppe Lombardo i nomi di alcuni degli appartenenti a quella terra di mezzo in cui ‘ndrangheta e massoneria si mischiano per aiutarsi mutuamente.
La denuncia del procuratore Gratteri “In Calabria dipendenti pubblici più pericolosi della ’ndrangheta”
Il governatore Oliverio: è vero
gaetano mazzuca
catanzaro
I colletti bianchi sono diventati più pericolosi delle coppole. Per il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, «prima ancora della politica e della ’ndrangheta, il problema della Calabria sono i quadri della pubblica amministrazione».
Marcia nazionale degli AMMINISTRATORI SOTTO TIRO
LA MARCIA
Da quando, nel 2011, abbiamo pubblicato il primo rapporto “Amministratori sotto tiro”, abbiamo assistito ad un trend crescente di minacce, intimidazioni e aggressioni contro donne e uomini che in tutto il Paese, hanno deciso di mettersi in gioco per governare le loro comunità.
Abbiamo sempre creduto che fosse necessario far conoscere quanto accade per essere vicini alle persone colpite e per sottolineare che queste siano questioni che riguardano la qualità della democrazia del nostro Paese e la possibilità, per chi ricopre incarichi istituzionali, di farlo con libertà e sicurezza, senza essere condizionato o condizionabile.
Proprio per questo abbiamo scelto di organizzare la prima Marcia nazionale degli amministratori sotto tiro il prossimo 24 giugno. Abbiamo scelto di andare in Calabria, una terra dove le minacce e le intimidazioni verso gli amministratori locali crescono costantemente e in modo sempre più spaventoso.
Accanto alla Marcia, quello stesso giorno, a Gioiosa Ionica presenteremo il Rapporto “Amministratori sotto tiro 2016″, invitando sindaci, rappresentanti istituzionali, associazioni, rappresentanti del mondo del lavoro, studenti e cittadini.
Dal palco, dopo l’intervento di apertura del Sindaco della città, Michele Tripodi, anch’egli più volte oggetto di minacce e intimidazioni, si alterneranno gli interventi di:
• Nicola Irto, Presidente del Consiglio Regionale della Calabria
• Doris Lo Moro, Presidente della Commissione di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali
• Rosy Bindi, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia; • Filippo Bubbico, Vice Ministro dell’Interno;
• Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico.
Libera-Intitolazione strada a Gianluca Congiusta
Il coordinamento Libera Locride e l’associazione Cambi@menti, in tutte le sue componenti, esprimono viva soddisfazione per la recente delibera della Prefettura di Reggio Calabria che ha autorizzato l’intitolazione di una strada di Siderno a Gianluca Congiusta, il giovane imprenditore ucciso dalla ‘ndrangheta il 24 maggio del 2005.
Omicidio Congiusta: Cosa succede a Siderno? – Ciavula
Autore: giovanni maiolo
Notizia tratta da: http://ciavula.it/2016/05/omicidio-congiusta-cosa-succede-siderno/
Tra due giorni saranno undici anni da quando la giovane vita di Gianluca Congiusta venne spezzata dalla barbara e infame violenza mafiosa. Le battaglie di Mario Congiusta per ottenere verità e giustizia hanno portato il caso sulle pagine dei giornali e all’attenzione dell’opinione pubblica. Questa testata sta, senza se e senza ma, dalla parte di Mario e delle sue richieste. E ci sorprende che oggi, nel luogo in cui undici anni fa venne consumato il terribile omicidio, sia comparso uno striscione dalle lettere che grondano sangue e che recita: ” Qui il 24 maggio 2005 non è successo niente”. Che succede? Forse Mario deciderà di riferircelo ma qualcosa puzza. Conoscendo il profondo senso di responsabilità di Mario Congiusta e l’attenzione che ripone in ogni suo gesto pubblico, è facile intuire che qualcosa non quadra. Che deve esserci una motivazione dietro un gesto del genere. Noi siamo qui per sostenerlo.
Notizia tratta da: http://ciavula.it/2016/05/omicidio-congiusta-cosa-succede-siderno/
Compito delle toghe è vigilare sui politici
Politica | 14 maggio 2016 | 0 | di Liana Milella
“Se non capisci come funziona il gioco grande… sarai giocato”. Il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato, toga famosa per le sue indagini sulla mafia, è convinto che i magistrati “debbano” esprimersi sul referendum non solo perché “è un nostro diritto”, ma per la futura valenza che la riforma comporta.
Indagato anche Don Pino Strangio, parroco di San Luca
REGGIO CALABRIA, – L’ex procuratore della Repubblica di Palmi Giuseppe Tuccio, il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, di Forza Italia, ed il sacerdote Giuseppe “don Pino” Strangio, di San Luca in Aspromonte, canonico del Santuario Mariano della Madonna della Montagna di Polsi, figurano tra gli indagati in stato di liberà dell’inchiesta “Fata Morgana”.
Sono indagati, tra gli altri, anche il cancelliere capo della Corte d’Appello Aldo Inuso, l’ex presidente della Reggina Calcio Pino Benedetto, l’avvocato Rocco Zoccali, il consigliere provinciale di Reggio Demetrio Cara che sostiene la maggioranza di centrodestra ed un impiegato del Consiglio regionale, Giovanni Pontari. Stamani i finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno perquisito le loro abitazioni ed i loro uffici. Secondo l’accusa, il cartello di “colletti bianchi” avrebbe “condizionato” molte attività economiche “manipolando” la gestione, soprattutto per quel che riguarda la grande distribuzione. Tutto ciò avveniva con la complicità di funzionari pubblici. (ANSA).
Notizia tratta da: http://ciavula.it/2016/05/indagato-don-pino-strangio-parroco-san-luca/